Di Serena Li Calzi
Nulla da fare per la squadra di Tedesco. Seconda sconfitta consecutiva per la Casertana, dopo l’1 a 0 rimediato a Melfi si replica in casa contro il Monopoli di Zanin. Gatto nel primo tempo, approfitta di un episodio e non sbaglia il gol che porta in vantaggio il Monopoli. Tanto carattere e volontà di portare a casa e riscattare la sconfitta contro il Lecce per la formazione pugliese. La Casertana manovra lenta a centrocampo e non sfrutta i vari cross che arrivano in avanti. Silenzio stampa indetto in settimana ma a parlare arriva il co-presidente Pasquale Corvino.
“Siamo dispiaciuti per questa sconfitta”, spiega il socio. “Sapevamo che questo era un campionato difficile, abbiamo molti innesti giovani. Mi lascia ben sperare per il futuro sia dopo la prestazione la mezz’ora giocata a Melfi ma anche oggi. Dobbiamo avere pazienza e andare avanti, non dobbiamo contestare ma restare uniti e aspettare che questa squadra maturi. Diamoci il tempo – continua Corvino - di poter creare il gruppo e amalgamare i giocatori arrivati. Naturale che la nostra squadra è fatta anche di calciatori che hanno un tasso tecnico alto, credo sia un fatto di amalgama e mentalità. Dobbiamo avere pazienza perché siamo coperti in tutti i reparti. Se ci saranno delle correzioni da fare le faremo nel tempo, andiamo avanti”. Il co-presidente pensa alla prossima: “Domenica andiamo a Pagani, abbiamo la possibilità di poterci riprenderci. Siamo stati anche un po’ sfortunati in queste due partite”. Poi sulle valutazioni in merito alla partita vista: “Credo che bisogna lavorare a centrocampo, ho notato che forse la preparazione atletica di qualche giocatore è arretrata rispetto ad altre, forse il centrocampo dovrebbe dare qualcosina in più. Ma non dobbiamo abbatterci, la Casertana è una grossa società avrà la forza di riprendersi”. Al “Pinto” era presente anche il sindaco di Caserta, Carlo Marino: “Con il comune – spiega Corvino – abbiamo trovato un accordo in merito alla questione che riguarda lo stadio. Potevamo capire certe cose quando c’era il commissario, è vero che il comune è in dissesto ma dobbiamo venirci tutti incontro”.
