Non si è mai tirato indietro. Non si è mai lamentato più del dovuto per tutto quello che gli accadeva sotto gli occhi tra infortuni, gente che partiva, giocatori non utilizzabili o quelli che potevano essere utilizzati ma rendevano poco e anche male. Mai una parola fuori posto, l’unica che ha sempre conosciuta Sandro Dell’Agnello in questa stagione è stata: lavorare. Palestra, tattica, prove e carte mischiate più e più volte per provare a sopperire alle carenze tecniche e poi di numero della sua squadra. Duro al momento giusto senza mezzi termini e pronto ad applaudire quando ce n’era il motivo. Dei 12 punti della JUve tanti portano dritto il suo marchio, anche se non più dal campo come una volta.
Redazione Ce