Il pugilato italiano nelle ultime edizioni dei Giochi Olimpici ha sempre regalato un buon bottino di medaglie. Da Benvenuti a Oliva, passando per Parisi, fino ad arrivare a Cammarelle, Mangiacapre e Russo con gli ultimi due che ci proveranno anche a Rio de Janeiro. “Tatanka” è certamente l'uomo di punta dell'Italboxe anche sotto l'aspetto mediatico. E' l'unico che ha fatto proclami. Vado in Brasile per vincere la medaglia d'oro”. Clemente Russo nono si nasconde, forte di una preparazione ottimale. “Mi sono preparato molto bene raggiungendo la qualificazione olimpica tredici mesi prima”. Un anno intenso dove non ha lasciato nulla al caso. “Sto molto meglio psicologicamente che fisicamente, a 34 anni mi sveglio la mattina con dolori che prima erano sconosciuti, ma è tutto normale. L'olimpiade è una selezione estrema, partecipano solo i migliori 16 pugili. Tra loro ce ne sono tre o quattro che mi possono impensierire”. La squadra è unita, c'è tanta Campania perché oltre a Russo ci sono Manfredonia, Mangiacapre e Carmine Tommasone che è il primo pugile professionista italiano a partecipare alle Olimpiadi. “La nazionale di boxe è sempre stata molto compatta -spiega “tatanka”- e molti ci apprezzano per questo: siamo veramente una bella squadra”. Una bella squadra che andrà a caccia di medaglie importanti per tenere alto il nome della boxe italiana.
Boxe, Clemente Russo:"A Rio per vincere l'oro"
Il pugile di Marcianise è carico in vista della sua quarta Olimpiade
Marcianise.