E' il pugile italiano più famoso, merito del suo carattere da guascone, tipico di uno scugnizzo che non dimentica da dove è partito. Il viaggio di Clemente Russo nel mondo dello sport ha i contorni romantici delle favole più belle. Da Marcianise alla vetta del mondo per ben due volte, Chicago 2007 e Almaty 2013, passando per due argenti olimpici a Pechino e Londra. Gli manca solo la medaglia più bella, ma non è detto che non arrivi a Rio de Janeiro dove prenderà parte alla sua quarta Olimpiade. “Tatanka” è tranquillo, vive l'attesa con estrema serenità. Non deve dimostrare nulla a nessuno anche se non nasconde le sue ambizioni da podio. “L'Olimpiade è una gara come le altre ha raccontato a GQ Italia. Voglio viverla a bassa tensione. E portarmi dietro solo il necessario tipo i guantoni”. La partenza per Rio si avvicina ma la voglia di scherzare è sempre la stessa anche pensando al futuro. “Dopo 300 incontri posso dire una cosa: anche se per i pugili hanno spostato il limite d'età dai 34 ai 40 anni, a Roma 2024 non ci arrivo”. Divertente e divertito, il campione di Marcianise ammette:”Chi mi manda ko? Le donne! Ho tre figlie: vorrei vedervi al posto mio. L’unico altro maschio è il cavallo di mia moglie. Il mio è femmina. Quando partorisce vediamo chi si aggiunge alla famiglia”. Verso Rio col sorriso, ecco la ricetta per tornare sul podio di Clemente Russo.
Boxe, Clemente Russo: "Chi mi manda ko? Solo le donne"
Il pugile di Marcianise si sta preparando per i Giochi Olimpici di Rio de Janeiro
Marcianise.