L’Italtennis sul tetto del mondo è una storia straordinaria. Il successo di Malaga arriva 47 anni dopo quello del 1976. Da Panatta, Bertolucci, Barazzutti e Zugarelli, con capitan Pietrangeli, a Sinner, Sonego, Musetti, Arnaldi e Bolelli (menzione speciale anche per Matteo Berrettini e Fabio Fognini che tanto hanno dato negli anni precedenti) guidati da capitan Volandri.
Una storia senza tempo perché verrà raccontata per sempre come quella della trasferta in Cile. Una storia che parla anche campano, perché nel team azzurro uno dei tecnici è Umberto Rianna, che con Filippo Volandri questa squadra l’ha costruita. Sempre un passo indietro rispetto al capitano quando c’è da apparire, ma presente ad ogni allenamento, in ogni appuntamento che conta, presenza costante e fondamentale vicino agli azzurri.
Da Caserta a Malaga il viaggio è stato lungo, ma il suo sorriso dopo il successo era di quelli di chi ha realizzato un sogno e raccoglie quanto seminato. Non è stato un grande giocatore ma è diventato uno dei tecnici più apprezzati. Attualmente segue anche Berrettini, con cui collabora da anni, in attesa di scoprire quale sarà il nuovo team del romano. Rianna è una garanzia. Un vero e proprio punto di riferimento, non solo per Volandri, ma per tutto il movimento. Responsabile tecnico over 18, i campioni italiani passano sotto il suo sguardo, attraverso i suoi consigli, quelli di un casertano che con la squadra azzurra ha scritto una delle più belle pagine della storia del tennis italiano.