E’ un Tammaro Cassandro felice a metà quello che ha commentato il suo terzo podio in Coppa del Mondo. Dopo un argento e un bronzo, il tiratore di Capua voleva fortemente il suo primo successo, proprio per questo non nasconde di essere un po’ deluso.
“E’ stata una gara durissima, in cui abbiamo dovuto batterci sia con i piattelli sia con il vento ed il freddo – ha commentato Cassandro – Vista la difficoltà, potrei dirmi soddisfatto della medaglia d’argento, ma non sarei onesto. Almeno non fino in fondo. Volevo l’oro e, senza falsa modestia, me lo stavo meritando. La bicicletta (il doppio zero ndr) mi brucia parecchio, ma mi servirà come monito per non ripetermi in futuro. In ogni caso, il verdetto delle pedane non si discute. Iniziare la stagione con una medaglia d’argento rappresenta comunque una buona partenza. Stavolta, oltre alla consueta dedica a Samara (la moglie ndr), alla Federazione ed al Gruppo Sportivo dei Carabinieri, aggiungo anche quella per Cristian (Ghilli, compagno di squadra scomparso a gennaio, ndr) con un abbraccio che gli arrivi fino a lassù”. Dopo la dedica alla moglie e il pensiero per il compagno che non c’è più, Cassandro può concentrarsi sulla prova mista di domani quando con Diana Bacosi proverà a tornare sul podio.