Sequestrato l'ex hotel "ecomostro" del Villaggio Coppola di Castel Volturno

L'ipotesi di reato è lottizzazione abusiva: sigilli per un valore di 25 milioni di euro

Castel Volturno.  

Una lottizzazione abusiva iniziata negli anni '70 e poi proseguita passando per il superbonus 110%, realizzata attraverso documenti illegittimi e collusioni tra imprenditori ed enti locali, che ha cementificato un ampio tratto di costa. E' l'accusa ipotizzata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere nell'indagine condotta dalla Guardia di finanza del comando provinciale di Caserta.

Le fiamme gialle della compagnia di Mondragone, su disposizione del gip, hanno sequestrato un palazzo di otto piani e 104 appartamenti (per un valore di circa 25 milioni di euro) affacciato sul lungomare "Palazzo Marina" nella frazione di Villaggio Coppola-Pinetamare, a Castel Volturno. Si tratta dell'ex albergo nel residente "Fontana Blue".

Dodici le persone iscritte nel regostro degli indagati tra le società dei Coppola ed i familiari Moccia, imprenditori del cemento.

Secondo l'accusa l'operazione illecita avrebbe portato al cambio della destinazione d'uso del palazzo, da turistico-ricettivo a residenziale, con il frazionamento in oltre cento appartamenti.

La finanza non avrebbe trovato al Comune di Castel Volturno gli atti amministrativi, a cominciare dalla licenza edilizia di Palazzo Marino. Di qui il sequestro disposto dal giudice per le indagini preliminari su richiesta dei pm sammaritani.