Pietro Canzano, candidato al consiglio comunale nella lista del Partito Democratico, sceglie di motivare, attraverso una lettera aperta alla cittadinanza, la decisione di prender parte alla tornata amministrativa che interesserà il Comune di Caserta
"Cari concittadine, care concittadini,
come ben sapete, tra poco meno di un mese sarete chiamati ad assolvere un compito tanto importante quanto delicato: decidere chi amministrerà la nostra città. Ho deciso di mettermi in gioco in questa tornata elettorale sostenendo la candidatura a sindaco dell’amico Carlo Marino.
Le motivazioni alla base di tale decisione sono molteplici. Se ad oggi dovessi tracciare un bilancio della mia vita, potrei pacificamente affermare di averla dedicata nella sua interezza al nostro territorio.
Negli anni ho profuso il mio impegno presiedendo la Pro Loco Casertantica nonché prendendo parte al Consiglio direttivo dell’UNPLI Provinciale Caserta.
Ho altresì prestato il mio contributo personale alla politica - intesa da sempre come passione e impegno civico, mai come una seconda professione - divenendo dapprima dirigente del movimento dei Cristiano Sociali, cofondatore dei Democratici di Sinistra in seguito, ed infine fondatore del Partito Democratico di cui, attualmente, faccio parte.
Correva l’anno 1993 quando decisi di porre il mio impegno a completa disposizione della città proponendo la mia candidatura al consiglio comunale.
Da consigliere dell’amministrazione Bulzoni partecipai attivamente ad importanti progetti quali il decentramento amministrativo nel quartiere Acquaviva, la metanizzazione delle frazioni collinari – Casertavecchia, Sommana, Pozzovetere e Casola – nonché la progettazione e la realizzazione di importanti opere nelle dette zone.
Lavorammo al tempo anche ad un progetto volto all’eliminazione dei passaggi a livello nel tratto della ferrovia Caserta-Benevento che rendono di difficile vivibilità la nostra città. Purtroppo, allo stato attuale, sebbene siano passati anni, l’annosa questione permane.
Questo dimostra chiaramente che alcune importanti questioni sono rimaste ferme ad allora, come immutate nel tempo. Molte altre invece sono subentrare nel corso degli anni.
Con tutta probabilità il sovrapporsi di tutte queste problematiche ha contribuito ad ingolfare il motore della città.
Allo stato attuale l’Ente comunale - e di rimando la città - versa in una situazione a dir poco catastrofica.
Caserta ha enormi risorse nonché molteplici possibilità per la rinascita, ma spesso e volentieri tali fattori non vengono presi in considerazione o, diversamente, non osservati sotto la giusta ottica.
I fondi europei rappresentano una fra le tante grandi possibilità per procedere alla rinascita della città.
E’ necessario analizzare al meglio i finanziamenti, evitarne dispersioni, velocizzarne la spesa e massimizzarne i risultati tenendo presente che questi rappresentano le uniche risorse per gli interventi dell’Ente.
Caserta peraltro vanta due siti di interesse comunitari, Bosco di San Silvestro e Monte Tifata.
Le dette aree devono essere centro di attività che valorizzino il territorio rafforzando la rete ecologica, favorendo la messa a sistema nonché la promozione delle aree ad alta naturalità conservando la biodiversità in un’ottica di sviluppo economico e sociale sostenibile e duraturo affinché si possano realizzare le condizioni necessarie al progresso di micro filiere imprenditoriali locali.
E’ altresì indispensabile implementare e sviluppare modelli gestionali delle risorse naturali con forte indotto occupazionale per promuovere il turismo verde e valorizzare prodotti tipici locali.
Sono sicuro che una ripartenza sia ancora possibile. Fermare la deriva autodistruttiva intrapresa negli ultimi anni, non è utopia.
Paolo Borsellino sosteneva che il cambiamento avviene all’interno delle cabine elettorali.
Questo sarà possibile solo se, attraverso il vostro voto, determinerete una squadra fatta di persone affidabili, che attuino una politica del buon senso e del rispetto, fatta di semplicità, di scelte trasparenti e decise.
Il vostro contributo è indispensabile poiché solo una valida ed alacre amministrazione potrà permettere alla città di ripartire.
Insieme è possibile. Insieme, TORNERA’ CASERTA.
REDAZIONE