Il comitato civico “Casagiove, adesso!” è composto da tutte quelle persone che hanno intenzione di garantire un futuro armonioso alla città. Oltre agli innumerevoli casagiovesi doc che hanno da subito sposato il progetto, la coalizione capeggiata da Roberto Corsale si dota di persone che, nate e cresciute in altre zone della provincia, hanno trovato in Casagiove terra fertile per la propria famiglia e per il proprio lavoro. Ne è l’emblema Loredana De Lellis, insegnante che da oltre vent’anni amplia la cultura degli studenti di scuola primaria dell’Istituto Comprensivo “Mauro Pascoli” di Casagiove, con specializzazione per i ragazzi diversamente abili. In passato per codesta scuola è stata referente delle pari opportunità, svolgendo corsi di specializzazione “YALLA” per l’inserimento degli alunni extracomunitari nella scuola.
“Seppur originaria di San Gregorio Matese” – esordisce la De Lellis – “sono cittadina di Casagiove da trent’anni. Sono stata adottata in modo meraviglioso da questa città, in cui lavoro da più di venti anni e con cui ho un rapporto fantastico. Ho riscontrato la bellezza di vivere tra il mio paese d’origine e Casagiove, città vicina al luogo dove lavora mio marito, e dove io ora lavoro. Quindi, a tutti gli effetti, gioco in casa”.
Un input dei suoi studenti l’ha portata ad accettare la proposta di Roberto Corsale: “Mi trovo in questo meraviglioso progetto “Casagiove, adesso!”, in quanto dei miei ex alunni mi sono venuti a trovare a scuola (ognuno alle prese con il lavoro o con l’università) e mi hanno detto “Maestra, noi nell’arco della nostra vita scolastica abbiamo imparato molto di più rispetto a quanto la scuola chiedesse, interessandoci grazie a lei alla cultura: cardine fondamentale su cui si fonda l’individuo”. Con tanti momenti di incontro abbiamo risolto i piccoli problemi che presenta una microsocietà qual è la classe. Queste cose sono rimaste impresse nelle loro menti come “exemplum vitae” usando termini latini, così mi hanno invogliata ad iniziare questo discorso”.
I progetti sono tanti per la terra in cui vive: “Io penso che il bambino deve essere educato principalmente a casa ma a scuola deve essere forgiato. Utilizzo questo termine forte “forgiato”, plasmato a dei concetti molto importanti quali saper vivere nella società, rispettare l’ambiente, la legalità, il rispetto della diversità. Da questo punto di vista, la nostra stessa Casagiove, per quanto riguarda i diversamente abili, non ha dei progetti trasversali con i normodotati. Il territorio è importante per cui bisogna creare un ambiente idoneo tramite un adeguamento delle barriere architettoniche: non è giusto che un bambino con handicap non possa girare con la sua carrozzella perché le strade non lo permettono”.
Appassionata di differenti arti, tra cui la pittura, la scrittura di poesie, ma anche di natura e della famiglia, che ritiene cardine di ogni cosa, Loredana De Lellis espone la sua visione chiara e netta: “Io sono per l’intercultura. A Casagiove ci sono persone che provengono da altri paesi del Mondo e credo che una fusione dei diversi valori caratterizzerà il nostro futuro. Per cui dobbiamo farci trovare pronti, creando un luogo, qual è il nostro, che può essere idoneo per tutti. Infine voglio sgomberare il campo da ogni equivoco” – conclude la nota esponente del movimento casagiovese – “Non mi sono mai interessata alla politica in genere. Dico sempre che il politichese non lo parlo ma lo capisco, quindi mi candido per aiutare gli altri a capire le cose migliori di questo linguaggio così da ottenere il massimo”.
Redazione Ce