Caso Feltrinelli, Ricciardi (M5S): "Stupita da quella guida"

"Come si può dire che qui ci sia solo morte e camorra?"

Caserta.  

Il caso della guida turistica Feltrinelli finisce nel mirino della senatrice Sabrina Ricciardi, del Movimento Cinque Stelle. Non sono piaciute le parole utilizzate dalla guida per le province di Caserta e Napoli e per la Campania in generale:

"È successo che una guida turistica ha dipinto in modo non bello e veritiero (uso un eufemismo) la nostra meravigliosa terra, culla della civiltà.

Ed è successo che c'è stata una reazione stupenda, composta e compatta da tutte le forze politiche.

In pratica se sfogliate la recente guida turistica «Italia del sud e Isole» edita da Feltrinelli, a pagina 83 è scritto testualmente: "...attratti dalla costa, sono pochi i visitatori che si dirigono nell'entroterra. In realtà il territorio subito a nord di Napoli è irrimediabilmente poco attraente, trattadosi per lo più di una distesa di sobborghi poco entusiasmanti.
Quasi del tutto dominato dalla camorra e a volte chiamato triangolo della morte, non è un'area in cui soffermarsi. Anzi, la cosa migliore da fare è attraversarlo senza fermarsi e raggiungere Caserta, appena a Nord del suddetto territorio, ove un'ovvia attrazione è la grande Reggia con il suo parco. Caserta incongruamente circondata da una serie di complessi industriali e magazzini che si estendono fino a Napoli, è nota come la Versailles di Napoli per la sua vasta Reggia settecentesca, l'unica attrazione di questa città moderna per il resto anonima. La Reggia è una struttura piuttosto monotona nella quale la dimensione supplisce all'ispirazione artistica"

Stupore, ma anche indignazione da parte della parlamentare sannita: "Sono davvero stupita dal trattamento che ha ricevuto la mia terra. Come esponente istituzionale, davvero non ho parole.

Come può una guida turistica cotanto importante, banalizzare in tal senso? Come può affermare che in questa parte della Campania ci sia solo morte e camorra?

La guida parla in maniera offensiva e infamante del territorio casertano, utilizzando i più biechi e razzisti luoghi comuni sulle nostre realtà. Casertano viene tratteggiata come una città anonima e incongruentemente circondata da una serie di complessi industriali e magazzini. L'area a nord di Napoli, che comprende Aversa e l'Agro Aversano, viene addirittura definita una distesa di sobborghi poco entusiasmanti, quasi del tutto dominata dalla camorra e a volte chiamata triangolo della morte. La descrizione del territorio della città di Caserta e della sua provincia è profondamente falsa e lesiva dell'immagine di chi la abita. Si tratta di una narrazione diffamatoria e intrisa dei peggiori stereotipi antimeridionali non rende giustizia a questa meravigliosa terra": questa è la dichiarazione del Sindaco di Caserta, che si dice pronto ad agire per vie legali assieme a tantissimi altri esponenti istituzionali.

Qualcosa sta cambiando. Al di là degli schieramenti politici il Sud negli ultimi anni sta riconquistando l'orgoglio spesso calpestato negli ultimi decenni. È una rivoluzione lenta e pacifica che fa leva sull'identità di popolo, sulla nostra grande storia e cultura millenaria. Penso al grande lavoro dei vari Salvemini, Gramsci, Zitara...fino ad arrivare ai giorni nostri con Pino Aprile. Lo ripeto: qualcosa sta cambiando e la politica, tutta la politica, almeno su queste battaglie d'orgoglio deve essere unita.

Secondo David Hume il Bello è negli occhi di chi lo contempla, come asseriva del resto Kant, secondo cui: "il Gusto è la facoltà di giudicare un oggetto o un modo rappresentativo mediante un compiacimento, o un dispiacimento, senza alcun interesse. L'oggetto di un tale compiacimento si chiama bello". In epoca classica tantissimi filosofi hanno provato a dare una definizione del concetto di BELLO, che definirei come una sorta di estasi soggettiva. Del resto, come asseriva Dostoevskij, "il Bello sarà ciò che salverà il mondo".

Che dire? Che chi ha scritto la guida probabilmente non ha quella sensibilità artistica tale da definire BELLO il Palazzo Reale più bello del mondo, la Reggia di Caserta, dichiarata dall'Unesco Patrimonio dell'Umanita' e ritenuta da dotti artisti superiore a Versailles e ad ogni altra reggia planetaria.

Chi ha scritto questa guida non ha una sensibilità artistica tale da definire BELLO il Belvedere di San Leucio, successo mondiale dei Borbone e attualmente sito protetto dall'Unesco. Pensate, San Leucio con le sue pregiate sete ha rifornito finanche Buckingham Palace e la Casa Bianca.

Chi ha scritto la guida non ha avuto quella sensibilità tale da definire BELLO l'Acquedotto Carolino, una delle opere di maggiore interesse architettonico e ingegneristico del XVIII secolo. E ovviamente protetto dall'Unesco.

Chi ha scritto la guida non ha quella sensibilità tale da definire BELLO il Borgo medievale di Casertavecchia, dal 1960 inserito nella lista dei monumenti nazionali italiani.

E questo solo per fare degli esempi, ma potrei continuare per giorni, enunziando le perle del nostro territorio.

Quel che mi chiedo è: ma chi non ha la sensibilità artistica, chi ignora che finanche organismi internazionali hanno certificato il pregio artistico della nostra terra...come può ritrovarsi a scrivere guide turistiche lette da migliaia di persone?

Qualcuno di voi possiede questa guida? Sono curiosa di vedere com'è stata trattata la mia Benevento"