Case dell'acqua, la proposta dell'assessore De Angelis

Il provvedimento, che ha ottenuto l’ok della giunta comunale

I costi di installazione e di gestione degli impianti saranno totalmente a carico de soggetto che fornirà il servizio e non ricadranno sulle casse comunali...

Aversa.  

Continua l’iter per l’installazione delle case dell’acqua attraverso la pubblicazione dell’avviso pubblico per la manifestazione di interessi.

Il provvedimento, che ha ottenuto l’ok della giunta comunale presieduta dal sindaco Enrico de Cristofaro su proposta dell’assessore all’Ambiente Maria Carmen de Angelis, prevede l’installazione sul territorio cittadino tre “Case dell’Acqua”, impianti di distribuzione automatica di acqua potabile che potrà essere imbottigliata direttamente dai cittadini ad un costo minimo. Il progetto prevede la concessione di tre aree comunali poste a nord, a sud e nel centro cittadino, precisamente in via Salvatore Di Giacomo, piazza Bernini e piazza Marconi, ai soggetti privati interessati, che saranno individuati attraverso un bando pubblico e che garantiscano il rispetto degli standard qualitativi.

I costi di installazione e di gestione degli impianti saranno totalmente a carico de soggetto che fornirà il servizio e non ricadranno sulle casse comunali.

L’acqua erogata sarà prelevata direttamente dalle condutture dell’acquedotto comunale e dovrà essere microfiltrata, trattata e refrigerata, sia frizzante che naturale, il costo resterà non superiore ai 5 centesimi al litro. L’intenzione dell’Amministrazione Comunale è di far partire il progetto in via sperimentale per tre anni, per poi valutarne le ricadute positive nell’ottica di avviare i cittadini a pratiche di consumo compatibili e di reimpiego di risorse. “Con la pubblicazione dell’avviso pubblico – ha detto l’assessore de Angelis- continua l’iter per la realizzazione delle case dell’acqua in città.questo provvedimento porta all’attenzione della cittadinanza il tema del diritto all’acqua come bene universale, avviando un percorso educativo e pratico per attuare un consumo responsabile delle risorse”.