Presso la sala giunta di Palazzo Lucarelli, su convocazione del sindaco di Santa Maria Capua Vetere Antonio Mirra e alla presenza del responsabile dell’ufficio ambiente dott.ssa Miryam Ratto nonché del consulente all’ambiente dott. Vincenzo De Felice, si è svolta la conferenza di servizi con Arpac, Asl e Gisec, società provinciale che gestisce l’impianto Stir, per l’analisi dei dati raccolti circa le emissioni di Pm10, per le possibili cause delle anomalie riscontrate e per i rimedi da adottare.
In merito le cause dei dati raccolti dalle centraline posizionate presso lo Stir, l’Arpac ha precisato che la causa prevalente non sarebbe imputabile al funzionamento dell’impianto stesso ma ad altri fattori quali quelli derivanti da traffico veicolare, da impianti di riscaldamento e/o comunque da fenomeni di carattere ambientale.
Si sono quindi convenute le prime misure da adottare: il sindaco Mirra, con ordinanza, disporrà che vi sia l’obbligo di spegnimento dei motori per i camion in attesa di scaricare presso l’impianto Stir e inoltre chiederà alla direzione del carcere i dati relativi al funzionamento dell’impianto di riscaldamento della struttura; è stato inoltre chiesto che i dati rilevati dall’Arpac siano comunicati mensilmente ad Asl e Comune accompagnati da relazioni su eventuali anomalie che dovessero essere riscontrate. Inoltre la Gisec, in linea con quanto concordato precedentemente dalla consulta, sta già provvedendo ad una rimodulazione dei flussi di rifiuti da parte dei Comuni dell’intero territorio provinciale per evitare che l’impianto venga sovraccaricato in giorni specifici.
Su ulteriore richiesta del Comune, l’Arpac ha dato disponibilità per il posizionamento di una centralina mobile temporanea nel centro della città per il rilevamento dei dati della qualità dell’aria.