"Dammi i soldi e ti faccio superare il concorso", la truffa

Chieste somme molto elevate, fino a 30mila euro. Quattro persone sono finite in manette

La Guardia di Finanza ha focalizzato l’attenzione su 24 episodi. A far partire l’inchiesta la denuncia di qualche vittima. Un giro d'affari di quasi 300mila euro

Aversa.  

Associazione per delinquere finalizzata alla truffa ed al millantato credito. Sono queste le ipotesi di reato per i tre agenti della Polizia Penitenziaria, un ufficiale superiore dell’Esercito in servizio al Comando Logistico Sud di Napoli, la moglie e il fratello di quest’ultimo, che prospettavano falsamente a privati il superamento di concorsi indetti dalla Polizia Penitenziaria, Polizia di Stato e Guardia di Finanza tra il 2012 e il 2015.

Avrebbero prospettato a diverse persone che potevano influire, mediante il pagamento di una somma di denaro, su alcuni pubblici ufficiali per aver la garanzia del superamento di concorsi pubblici nelle forze dell’ordine. Per loro il gip del tribunale di Napoli Nord, che ha sede ad Aversa, ha emesso una misura di custodia cautelare agli arresti domiciliari che è stata eseguita nella mattinata di oggi dai militari della Guardia di Finanza.

Per altre due persone – si tratta di appartenenti alla polizia penitenziaria – è stato disposto l’obbligo di presentazione.  Al momento i militari della Guardia di Finanza – coordinati dalla procura della Repubblica di Napoli Nord – hanno focalizzato l’attenzione su ben 24 episodi con un un giro di denaro di circa 282mila euro.

Dalle indagini emerge che all’esito infruttuoso dei concorsi alcuni indagati avrebbero cercato di evitare la restituzione del denaro sborsato dalle vittime.

A far partire l’inchiesta la denuncia di qualche vittima, che alla beffa di non aver superato il concorso, vedeva aggiungersi il danno di non ricevere i soldi consegnati agli indagati. Secondo quanto ricostruito dai militari della Guardia di Finanza di Aversa, coordinati dal tenente colonnello Danilo Toma, per il superamento del concorso venivano chieste somme molto elevate, talvolta anche fino a 30mila euro.

redazione ce