La truffa delle assicurazioni: otto persone indagate

Simulavano il furto delle vetture grazie alla complicità di quattro vigili urbani

Falsi verbali, furti simulati. Gli indagati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa in danno di compagnie assicurative, falso ideologico e materiale, simulazione di reato e corruzione di pubblici ufficiali.

Aversa.  

Otto persone sono indagate per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa in danno di compagnie assicurative, falso ideologico e materiale, simulazione di reato e corruzione di pubblici ufficiali. 

Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, e questa mattina i carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere e degli i arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli Nord, nei confronti delle otto persone. Il provvedimento cautelare scaturisce da un’articolata indagine, iniziata nel maggio 2015, che il 4 gennaio 2016 ha portato all’ emissione di un’ordinanza cautelare in carcere nei confronti di due persone, colpite da gravi indizi di colpevolezza per l’omicidio della cittadina Rumena Mariana Veronica Sologiuc. 

La motivazione del grave episodio delittuoso venne individuata nell’inserimento della vittima nel traffico illecito di autovetture posto in essere dai due indagati, che si erano serviti della donna per il compimento di talune attività, in ragione delle quali erano poi insorti dissidi nella gestione dei proventi derivanti dell’attività delittuosa. Nel prosieguo delle indagini sono stati raccolti gravi elementi di colpevolezza a carico degli indagati per omicidio, anche per i reati riguardanti la misura cautelare eseguita in data odierna.

In particolare, dall’attività investigativa è emerso che, nel contesto del più ampio traffico illecito riguardante gli autoveicoli, venivano anche acquistati ed assicurati contro il furto e la rapina veicoli di ingente valore economico. Successivamente ne veniva simulato il furto e/o la rapina al fine di percepire indebitamente il conseguente indennizzo da parte delle compagnie assicurative. Successivamente, i veicoli “indennizzati” venivano rivenduti a terzi, con un ulteriore illecito profitto.

In tale vicenda è risultato determinante l’apporto fornito da quattro appartenenti alla Polizia Municipale di Villa di Briano e di San Marcellino, tutti destinatari di misura cautelare, i quali, secondo l’ipotesi accusatoria, in palese violazione dei loro doveri ed al fine di consentire ai sodali la vendita del bene già indennizzato dalle compagnie assicurative redigevano, dietro corrispettivo in denaro, falsi verbali di rinvenimento dei veicoli, omettendo altresì di comunicare la circostanza del loro ritrovamento alla società assicurativa che avrebbe dovuto rientrarne in legittimo possesso