Sono stati arrestati dalla squadra mobile di Caserta i genitori di una bambina torturata per anni a Mondragone. Si tratta di due trentasettenni di Cellole. Una storia di abusi e violenze fisiche e psicologiche durate anni. «La bimba veniva tenuta legata e colpita a cinghiate, o con getti di acqua fredda o bollenti. Altre volte veniva
rinchiusa in uno sgabuzzino buio», si legge nell'ordinanza choc del gip.
I due sono stati consegnati questa mattina dalle autorità francesci a quelle italiane alla frontiera di Bardonecchia. La coppia, due italiani che lavorano nel campo della ristorazione, era scappata in Francia dopo che nel mese di maggio scorso. Una fuga durata solo poche settimane. Il giudice per le indagini preliminari, Corinna Forte, ha spiccato un ordine di cattura nei loro confronti, sulla scorta di indagini coordinate dal sostituto procuratore Sergio Occhionero della procura di Maria Capua Vetere, diretta da Maria Antonietta Troncone e dall'aggiunto Antonio D'Amato.
Oggi la vittima ha 17 anni e avrebbe subito violenze dal 2007, quando aveva 12 anni, fino al 2014, tra Cellole e Mondragone, dove i due risiedevano e, successivamente, in Toscana dove si erano trasferiti. Una vita, una adolescenza trascorsa tra abusi e violenze indicibili. A fermare, interrompere quell'inferno familiare il coraggio e la volontà della piccola di raccontare tutto.
Le indagini partirono dopo che la ragazzina aveva confidato ad una insegnante di essere vittima di violenze sessuali da parte del patrigno.
L'uomo à stato trasferito in carcere, la donna ha ottenuto gli arresti domiciliari.
Redazione