Processo da rifare in Appello, scarcerata Buttone

Ai domiciliari la moglie di Domenico Belforte

Marcianise.  

La Corte di Appello di Napoli ha scarcerato Maria Buttone, moglie di Domenico Belfote, ritenuto a capo dell'omonimo clan di Marcinise. La decisione è arrivato dopo che a marzo scorso la Cassazione aveva annullato la condanna nei confronti della donna, difesa dall'avvocato Dario Vannetiello, con il rinvio dinanzi ad un'altra sezione della Corte di Appello di Napoli. Maria Buttone, condannata dal gup di Napoli a 12 anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo camorristico ed era detenuta al regime del 41 bis. In appello la posizione delal donna, così come chiesto dall'avvocato Vannetiello, venne giudicata da una Sezione diversa da quella degli altri imputati finiti nel mirino della Dda. I giudici esclusero l'aggravante dell’essere la Buttone a capo del sodalizio e ridussero la pena ad anni 8 di reclusione con la conseguente decisione del Riesame di Roma di revocare il “carcere duro”. Poi la decisione della Suprema Corte e l'accoglimento della richiesta di scarcerazione in attesa di un nuovo processo in Appello. 

red. ce