La morte di Luigi Ciaramella: famiglia ancora alla ricerca della verità

"Nuove prove sul caso: punto di impatto col palo è concausa principale, non la velocità"

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16 anni dalla morte di Luigi Ciaramella, la famiglia: “Nuove prove sul caso: punto di impatto col palo è concausa principale, non la velocità”

Trentola-Ducenta.  

 

In occasione del sedicesimo anniversario dalla morte di Luigi Ciaramella, che ricorre oggi 31 luglio, la famiglia della vittima è ancora alla ricerca della verità.

La dinamica dell’incidente continua ad essere avvolta dal mistero. In particolare papà Biagio, analizzando l’accaduto, ha adesso posto attenzione sul palo assassino contro cui è andata ad impattare la vettura condotta da suo figlio.

Analizzando i lavori svolti di settore, la base in cemento su cui viene posto il palo risulta essere triangolare con un triplo supporto ai vertici in ferro e nel punto centrale della struttura. “L’impatto, è avvenuto in un punto basso del palo, ovvero all’altezza della ruota sinistra - dichiara Biagio Ciaramella -. I nostri dubbi non riguardano l’andamento della vettura, ma la concausa dovuta al punto di scontro col palo. Ci sembra strano che tanti periti che hanno analizzato il luogo dell’accaduto, non abbiano evidenziato questo fattore.

Forse perché le indagini sono partite in modo sbagliato e la colpa doveva essere di mio figlio?”. Il palo è stato poi messo in sicurezza, lo scorso dicembre su richiesta di Biagio Ciaramella al Provveditorato di Napoli: “Si sono attivati per mobilitare la provincia di Caserta, con l’impegno in primis del presidente – afferma il padre della vittima -. In manco 15 giorni, è stato installato il guardrail tanto invocato, ma solo sul lato dove è avvenuto l’incidente e non sui restanti 3 punti dell’incrocio. Siamo delusi per l’atteggiamento delle persone che dovevano indagare, ma non hanno dato risposte concrete. Quanto successo a mio figlio deve essere un monito per gli utenti della strada. Il cammino della legge sarà monitorato dal nostro operato, ma siamo pronti a segnalare ogni negligenza”.

Nel ricordo di Luigi Ciaramella

Mamma Elena Ronzullo, presidente dell’associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada Odv, ricorda suo figlio: “Sono trascorsi giorni, mesi, anni…ma ciò che sei e sei stato, rimane sempre vivo. Vivo come l'amore per te che non morirà mai. Vorrei tanto cancellare quel maledetto giorno. Stavi andando al lavoro, come facevi ogni mattina, e ti piaceva tantissimo. Cuore di mamma, sappi che sono fiera di te. Tu sei speciale. Sono stata fortunata ad avere un figlio come te. Ricordo il primo giorno che ti presi in braccio, il cuore mi batteva forte forte dalla gioia. Tu sorridevi. Quei tuoi bellissimi occhioni dicevano tutto e lì capì subito quanto fossi speciale e quanto amore sapevi donare.

Oggi ricorre quel maledetto giorno in cui, fisicamente, ti hanno portato via da noi. Tutto torna, ma io sono sicura che tu sei nella luce.

Tu sei un Angelo che veglia su tutti noi. Sapevo che essere speciale fossi, ma non potevo immaginare il buono che hai seminato su questa terra, che ho appreso solo dopo l’accaduto. Cuore di mamma, mi mancano i tuoi baci, i tuoi abbracci, le tue coccole. Tesoro ricordo quando ti chiamavo “frescone” e come ridevi e quanto amore ci hai donato. Mi manchi tu, figlio mio. Vita mia, quando guardo il cielo, non smettere di brillare per me.  Ciao Luigi, mamma ti lancia un bacio affinché ti arrivi sulle tue dolcissime labbra. Ti amo”.