Era casertana la poliziotta uccisa da un collega a Roma

L'omicida si è poi suicidato in un parco

era casertana la poliziotta uccisa da un collega a roma

Pierpaola, sostituto comissario, viveva da oltre vent’anni a Roma dove prestava servizio alla Camera dei deputati, come il collega che l’ha uccisa...

Caserta.  

Si chiamava Pierpaola Romano la poliziotta 58enne originaria di Marzano Appio, nel Casertano, uccisa con tre colpi di pistola sparati alla testa da distanza ravvicinata nell’androne del palazzo della sua abitazione di via Rosario Nicolò, nella zona di San Basilio a Roma, dove viveva da anni assieme al marito.

A premere il grilletto dell’arma d’ordinanza è stato il collega Massimiliano Carpineti, 46enne, che subito dopo è scappato a bordo di una Chevrolet bianca: dopo aver percorso circa 300 metri si è fermato in un parco in via Nino Tamassia e si è tolto la vita con la stessa pistola sparandosi un colpo sotto il mento.

Pierpaola, sostituto comissario, viveva da oltre vent’anni a Roma dove prestava servizio alla Camera dei deputati, come il collega che l’ha uccisa.

La poliziotta casertana era sposata con Adalberto Montanaro, ispettore di polizia nato a Caserta e in servizio al com-missariato romano Sant’Ippolito, con il quale aveva un figlio di 22 anni, anche lui agente di polizia a Piacenza.

Sconcerto e rabbia tra gli amici e i colleghi della vittima

Chi conosceva Pierpaola Romano la descrive - sul quotidiano Roma - come una donna «solare, sempre allegra ed elegante, siamo sconvolti». È sempre stata «una famiglia tranquilla», spiegano alcuni vicini, e lei «era una brava persona, questa è una zona tranquilla».