Di Tella, Soccorso contadino: fermate il massacro delle vitelle sane

Appello alla regione da parte del soccorso contadino nord Campania

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"Basta con le deroghe e le interpretazioni delle norme e dei principi usate strumentalmente quando fa comodo. Basta con le forzature"

Caserta.  

L'avvocato Francesco Di Tella coordinatore del soccorso contadino del nord Campania ha inviato una lettera alla Regione per chiedere formalmente che rinunci alla decisione di macellare migliaia di animali sani.

Gianni Fabbris, portavoce del coordinamento unitario, destinatario per conoscenza della missiva del soccorso contadino insieme a Pasquale D’Agostino presidente di Altragricoltura Nord Campania, sottolinea:

“Abbiamo più volte come Coordinamento posto pubblicamente il tema e l’assurdità di pratiche ingiustificabili sia sul piano scientifico che istituzionale. Fra l’altro dalla Regione Campania vengono segnali doppiamente inquietanti.

La Regione, in alcuni casi, non volendo nemmeno assumere la responsabilità di emettere ordinanze di abbattimento degli animali (sanno perfettamente i rischi economici e legali che questo comporterebbe) attuano pressioni indirette nei confronti degli allevatori nella speranza che essi stessi (sfiniti dalle ennesimi pratiche dei funzionari delle Asl) cedano alle pressioni e finiscano con il  macellare gli animali rinunciando agli indennizzi pur di tornare in pace al proprio lavoro” 

Mentre Fabbris e D’Agostino invitano gli allevatori a non cadere nella trappola, a predisporre le iniziative di contrasto legale ed a rivolgersi allo sportello del Soccorso Contadino contattando l’Avvocato Francesco Di Tella e annunciano che “anche questo caso è compreso nel dossier che sarà presentato nelle sedi istituzionali che si  stanno attivando in questi giorni sia nel parlamento nazionale che in sede Europea e sarà inserito nel dossier in preparazione per la magistratura”

“Basta con le deroghe e le interpretazioni delle norme e dei principi usate strumentalmente quando fa comodo. Basta con le forzature. Non esiste alcun principio scientifico, tecnico, sociale, economico che giustifichi il fatto che animali che hanno avuto anche 20/30 analisi e sono sempre risultati negativi siano macellati perchè sono figli di animali considerati positivi in attuazione dei criteri imposti dalla Task force della Regione. Molto bene la sottolineatura dell’Avvocato Di Tella che ricorda a tutti noi come di tutti gli animali che fin qui la Task force ha mandato al macello solo l’1,4% alle analisi post mortem è risultato realmente colpito dalla malattia nel caso della Brc e meno dell’1% in caso della Tbc. Di tutte le migliaia di animali che la Regione vorrebbe macellare, dunque, solo l’1-2% potrebbero avere un rischio perchè le madri potrebbero aver avuto la Brc o la Tbc. Di quale rischio poi parliamo se gli animali sono risultati negativi a decine di test che certificano l’assenza della Brc e della Tbc?“

Per il Coordinamento Unitario se la Regione Campania continua nella sua decisione deve essere chiaro che sta assumendo la responsabilità di mettere a rischio una intera generazione del patrimonio bufalino Ccsertano dando, così un colpo che potrebbe essere mortale per il territorio provinciale e di cui altri  si avvantaggeranno.

Pasquale D’Agostino, a nome di Altragricoltura. annuncia un incontro congiunto Altragricoltura – Soccorso Contadino con i diversi avvocati coinvolti e presentatori di azioni legali in difesa dei diritti e di contrasto del Piano della Regione Campania in preparazione della presentazione del dossier alla Procura della Repubblica che sarà depositato dal Coordinamento e per coordinare e finalizzare le diverse iniziative legali in corso