Agente penitenziario si spara con la pistola d'ordinanza: è gravissimo

E' originario del casertano. Il Sappe: «In due anni 17 suicidi, sono numeri sconvolgenti»

agente penitenziario si spara con la pistola d ordinanza e gravissimo
Caserta.  

Tragico episodio, questa mattina, nella Caserma Agenti del carcere di Capanne a Perugia.

Ricostruisce l’accaduto Fabrizio Bonino, segretario nazionale per l’Umbria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: “Al secondo piano della caserma di Perugia Capanne stamattina, erano circa le 8:10, un Assistente Capo Coordinatore della Polizia Penitenziaria ha tentato un gesto estremo sparandosi con l’arma d’ordinanza. Immediatamente sono intervenuti i medici dell'area sanitaria dell'Istituto ed i  colleghi tutti: è stata chiamata l'ambulanza”.

L’uomo – S.D.S, 50 anni, originario del Casertano, separato -, “dopo una TAC, sembrerebbe avere gravi danni a fegato, reni e polmoni ed è in procinto di essere operato: la speranza ovviamente è che si possa salvare”.

“E’ una notizia agghiacciante, che sconvolge tutti noi: dall’inizio dell’anno ci sono stati ben quattro suicidi nelle fila del Corpo di Polizia Penitenziaria, uno dei quattro Corpi di Polizia dello Stato italiano”, dichiara Donato Capece, segretario generale del SAPPE. Proprio sul tema dei suicidi in divisa, il SAPPE rileva come “lo scorso anno 2020 furono 6 i poliziotti penitenziari che si sono tolti la vita ed erano stati 11 nel 2019”. Numeri “sconvolgenti”, per Capece che aggiunge: “Ministero della Giustizia e Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria non possono continuare a tergiversare su questa drammatica realtà. Servono soluzioni concrete per il contrasto del disagio lavorativo del Personale di Polizia Penitenziaria. Come anche hanno evidenziato autorevoli esperti del settore, è necessario strutturare un’apposita direzione medica della Polizia Penitenziaria, composta da medici e da psicologi impegnati a tutelare e promuovere la salute di tutti i dipendenti dell’Amministrazione Penitenziaria”, conclude Capece.