Fu Francesco Schiavone, detto “Cicciariello”, il mandante dell'omicidio di Raffaele “Lello” Lubrano figlio del capoclan Vincenzo avvenuto nel novembre 2002. I carabinieri hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, nei confronti di Schiavone, già detenuto.
Lubrano quella sera fu affiancato dai killer mentre era in auto e raggiunto da diversi colpi d'arma da fuoco. Vano il suo tentativo di scappare con i killer che lo raggiunsero per poi finirlo. Killer che dopo l'omicidio scapparono alla volta di Pastorano abbandonando e bruciando l'auto utilizzata. L'omicidio, secondo gli inquirenti, è da inquadrare nella guerra di camorra tra il clan dei casalesi e quello locale dei Lubrano-Ligato per la supremazia sul territorio di Pignataro Maggiore. Gli interessi criminali dei due clan avevano originato molte frizioni alle quali erano poi seguite tregue strategiche durante le quali la fazione casalese era riuscita ad imporre le proprie regole.
La misura cautelare è stata emessa al termine delle indagini avviate nel 2019, che hanno consentito di accertare il coinvolgimento di Schiavone nell’omicidio Lubrano. In particolare sono state collegate le numerose e convergenti dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia con le risultanze acquisite in occasione delle investigazioni svolte nell’immediatezza dell’omicidio, che hanno condotto alla recente condanna di Vincenzo Schiavone “ ‘o Petillo” per il medesimo fatto.