Associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, riciclaggio e favoreggiamento personale. Sono queste le accuse a vario titolo contestate alle 15 persone finite al centro di un'indagine dei carabinieri della Compagnia di Mondragone coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli D.D.A, sfociata questa mattina con l'esecuzione di 15 provvedimenti cautelari (13 in carcere, 1 agli arresti domiciliari e uno al divieto di dimora) emessi dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia.
Al centro dell'attività investigativa, condotta da settembre 2015 a maggio 2016, attività tecnica di intercettazione e monitoraggio, un organizzato gruppo criminale “che provvedeva – spiegano i carabinieri in una nota - all’immissione sul litorale domizio, ed in particolare nel comune di Mondragone, di consistenti quantitativi di stupefacente del tipo crack, cocaina e hashish, approvvigionata tramite fornitori provenienti dell’area napoletana ovvero tramite la collaborazione di cittadini albanesi. Nel corso dell’attività sono stati eseguiti arresti in flagranza e denunce in stato di libertà in seguito ai singoli episodi di spaccio gestito tramite il sistema delle richieste telefoniche, nonché vari sono stati i recuperi di stupefacente. Parimenti sono state disvelate ulteriore condotte da parte di alcuni indagati relative al riciclaggio di un’autovettura di provenienza illecita”.
Crack, cocaina e hashish: 15 misure cautelari
Operazione della Dda e carabinieri tra Caserta, Napoli e Benevento: 13 indagati in carcere
Mondragone.