Da vittima a stalker: condannata a tre anni l’ex miss Rosaria Aprea. Condannata - in primo grado - per stalking. la 24enne di Macerata Campania, simbolo della lotta contro la violenza, che da vittima, dunque, diventa persecutrice.
Il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha emesso la sentenza: tre anni di reclusione per stalking ai danni dell'ex compagno, Pasquale Russo.
Pena di poco più leggere per l’amica Jeanette Boutria, 28 anni di Portico, 2 anni e 4 mesi; mentre Marianna Bifone, 26 anni, ritenuta l’altra complice, se l’è cavata con 18 mesi. Rosaria, a domiciliari da gennaio, non andrà in carcere e i suoi legali hanno già depositato la revoca della misura restrittiva. La condanna ruota intorno all’episodio avvenuto alla vigilia di Natale dello scorso anno, quando Aprea e Boutria violarono l’ordinanza che le obbligava a restare a debita distanza da Russo, 36 anni, e dall’attuale fidanzata, Maria Lettieri.
Secondo l’accusa la giovane e una delle amiche provarono anche ad aggredire la donna, che aveva un neonato in braccio.
Tutte e tre sono state assolte per l'accusa di aggressione e diffamazione. I legali dell'ex miss hanno già presentato una revoca della misura restrittiva.
Nel 2013 Rosaria Aprea era diventata il simbolo della lotta contro la violenza alle donne per essere stata ridotta in fin di vita dal compagno dell'epoca Antonio Caliendo, che con un calcio le aveva spappolato la milza. Con grande forza d'animo era tornata sulle passerelle, conquistando la fascia di miss Eleganza 2016.
La storia commosse l’Italia: Aprea era la tipica ragazza di provincia che, spinta dalla voglia di evadere e da un’attraente fisicità, voleva sfondare nel mondo della moda.