Sequestrate abitazioni destinate a centro accoglienza migranti

Quattro indagati nell'indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere

San Nicola la Strada.  

Falso in atti pubblici e turbativa d'asta sono le accuse contestate a vario titolo a quattro persone indagate nell'inchiesta condotta dai carabinieri di Marcianise e coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Si tratta di un pubblico ufficiale del Comune di San Nicola la Strada e tre imprenditori (due amministratori delle società proprietarie degli immobili e un amministratore della società conduttrice). Questa mattina, i carabinieri della Compagnia di Marcianise che hanno notificato un provvedimento di sequestro preventivo che riguarda numerosi appartamenti all'interno del Parco Mecos di San Nicola la Strada, che erano stati adibiti ad alloggio per i cittadini stranieri richiedenti asilo.

Secondo l'accusa le persone indagate, a vario titolo, avrebbero “falsificato l'attestazione dei requisiti necessari per il rilascio del certificato di agibilità degli immobili e di aver, così, partecipato e conseguito l'affidamento del servizio di ospitalità indetta dalla Prefettura di Caserta mediante la certificazione del falso presupposto della disponibilità di abitazioni pienamente agibili”.

In particolare, durante le indagini, i militari hanno accertato “la falsità delle attestazioni contenute negli atti preliminari dei certificati di agibilità e, in particolare, la falsità dell'attestazione di salubrità e sicurezza degli ambienti”.

Criticità emerse durante controlli precedenti che avevano fatto emergere “uno stato di mantenimento dell'immobile precario, l'assenza delle condizioni di igienicità, fruibilità e sicurezza, il degrado delle strutture, la pericolosa sistemazione dell'impianto elettrico (mancante di idonee protezioni per impedire il contatto diretto) e addirittura il mancato completamento degli immobili, i quali risultano privi di pavimentazione nelle parti comuni e nei pianerottoli”.