Tunisino arrestato, il sindaco: "Ci sentiamo più sicuri"

Sulla vicenda dell'uomo arrestato perché ritenuto vicino all’Isis interviene Colombiano

San Marcellino.  

La città di San Marcellino è finita sotto i riflettori di tutta Italia in seguito all’arresto del tunisino Mohamed Kamel Edine Khemiri, ritenuto vicino all’Isis e indagato per terrorismo internazionale.

Sulla vicenda interviene il sindaco Anacleto Colombiano: “Tutti conoscono l’Imam della moschea di San Marcellino, Nasser Hidouri, da anni ormai. E’ da sempre partecipe di tutte le attività della nostra comunità. Mi preme subito distinguere quella che è una religione dal terrorismo o presunto tale. Chi frequenta la moschea lo fa per pregare e per sentire la presenza del proprio Dio e tanti di loro hanno i propri figli ben integrati con i nostri. I ragazzi vanno a scuola e studiano anche la nostra lingua. I malviventi esistono e continueranno ad esistere e su questo non posso che avere piena fiducia nella magistratura. Confidiamo nel lavoro delle forze dell’ordine affinché facciano chiarezza sull’accaduto. Ora ci sentiamo ancora più sicuri in quanto a San Marcellino è finalmente presente un presidio di legalità e sicurezza come la caserma dei carabinieri”.