«Il disegno di legge che, oltre a sterminare milioni di animali, consente di armare i minorenni per la caccia nel tentativo di risollevare una pratica pericolosa e odiata dagli italiani e di accontentare le lobby degli armieri e del mondo venatorio, rappresenta un attentato all’ordine pubblico e all’incolumità dei cittadini». Lo dichiara l’Ente Nazionale Protezione Animali.
Nel mirino delle doppiette - sottolinea Enpa - finiscono anche gli italiani poiché la diffusione sempre più capillare delle armi da caccia, voluta dai produttori di armi e spalleggiata da una parte consistente di FdI, porterebbe a una inaccettabile militarizzazione del territorio. Ma, soprattutto, la norma che autorizza i minorenni a sparare avrebbe conseguenze psicologiche pesantissime su adolescenti che, lo ricordiamo, sono ancora in piena formazione.
Il via libera alle armi per i minorenni è solo la punta dell’iceberg di un inaccettabile progetto ammazza-animali, un vero colpo di Stato contro la fauna selvatica, peraltro tutelata dall’articolo 9 della Costituzione.
Secondo Enpa, siamo di fronte a una dichiarazione di guerra contro i selvatici, che non sarà tollerata in Europa, come dimostrano gli annunciati contenziosi di cui il nostro Paese dovrà rendere conto.
«Questo disegno di legge non è né una boutade né una iniziativa isolata, ma rientra in un preciso disegno strategico perseguito fin dall’insediamento dell’attuale governo: quello di fare carta straccia delle nostre normative ambientali e di consentire alle lobby estremiste dei cacciatori, degli agricoltori e dagli armieri di sparare a qualunque animale si muova sul nostro territorio.
Cosa pensa Giorgia Meloni, che tanto dice di avere a cuore la sicurezza dei cittadini italiani e il rispetto delle regole, di questo ennesimo colpo di mano? Ritiene opportuno, Meloni, che si armino i minorenni e che si permetta loro di sparare a altri esseri viventi? Ovviamente, noi faremo tutto quanto in nostro potere per fermare questo scempio» conclude Enpa.