Nozze, Confesercenti elogia ordinanza della Regione Campania

Importante la ripresa delle attività di 60.000 imprese e 280.000 lavoratori

nozze confesercenti elogia ordinanza della regione campania

Il presidente Vincenzo Schiavo: "Accolte nel protocollo le nostre indicazioni, siamo soddisfatti. Nel corso della pandemia perso sino all'80% del fatturato"

Caserta.  

Confesercenti Campania accoglie con soddisfazione l'ordinanza sul wedding e sulle cerimonie emessa dalla Regione Campania. «E' anche una nostra vittoria - commenta Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania - avendo collaborato fattivamente per l'elaborazione di un protocollo che consente al mondo del wedding di far ripartire le migliaia di attività.

Esprimiamo soddisfazione e facciamo un plauso anche alla capacità di ascolto che ha avuto la Regione Campania su questo fronte per un comparto che è rimasto fermo, isolato e sofferente per oltre un anno. Importante anche il lavoro portato avanti da Confesercenti Campania nel Modec costituito dalla Regione Campania, dal momento che i nostri sarti hanno un importante indotto dal wedding».

Un settore che muove una buona fetta dell'economia della nostra regione. «In Campania- sottolinea Schiavo-, ci sono in questo comparto circa 60mila aziende tra quelle "dirette" e "indirette", tenendo conto che la filiera legata al wedding è composta da almeno 30 attività commerciali (dai sarti per i vestiti alla aziende dei confetti, dai fiorai ai wedding events, dal noleggio delle auto ai fotografi, dalle sale per cerimonia alle aziende di bomboniere ecc....) che danno lavoro a circa 280mila lavoratori.

Con questa ordinanza il settore può  ripartire, con un graduale ritorno alla normalità per le attività e per la forza lavoro. Nel corso della pandemia la aziende di questo comparto hanno perso in media il 60% del fatturato, con picchi anche dell'80%, considerando lo stop di un anno e mezzo. Ed infatti - aggiunge Schiavo - il 20% delle attività, una forbice tra le 5mila e le 6mila unità, rischia di non riaprire. Questa ripresa muove anche la parte sociale della nostra regione, con la celebrazione di tanti matrimoni, rinviati nel corso della pandemia, che ora sono finalmente possibili. Basti pensare che solo in Campania, prima del Covid, venivano celebrati e organizzati 22mila matrimonio all’anno».

«La decisione del Presidente De Luca dà ossigeno a un settore fondamentale per la Moda campana. Senza la ripartenza del wedding gli stilisti, gli artigiani e tutte le maestranze del comparto non possono tornare a lavorare a pieno ritmo. È un primo passo che salutiamo con grande soddisfazione» aggiunge  Lorenzo Crea componente della Camera Regionale della Moda in quota Confesercenti.