Un manifesto con un’allusione sessuale (pure banalotta e iperabusata, tutt’altro che da geni della comunicazione) di una braceria sta scatenando il putiferio nel casertano, ad Aversa. Lo slogan è “Te la diamo gratis, la patata”, intendendo un omaggio in patatine fritte ogni tot di spesa.
Insorge parlando di sessismo una consigliera del Pd, Elena Caterino, che scrive: “È sconcertante ed inopportuno utilizzare una simile pubblicità sessista come richiamo per vendere un prodotto
Certe allusioni sulla donna condizionano la visione culturale nei suoi confronti e ostacolano il raggiungimento di una vera parità di genere. La donna viene spesso raffigurata semplicemente come un oggetto sessuale, oppure le si attribuisce un carattere frivolo e vanitoso e interessi sciocchi. Una posa, un’espressione, bastano a colpire l’immaginario sociale, perché un’immagine resta impressa molto più di mille ragionamenti. In questo modo il ruolo femminile resta legato agli stereotipi culturali che ben conosciamo.
Nella nostra società si comunica spesso attraverso immagini o scritte allusive perché sanno veicolare in breve e compiutamente dei messaggi ed inducono reazioni emotive importanti. Non sempre però quelle emozioni sono positive, potrebbero anche andare a stimolare immaginari poco equilibrati, con possibili reazioni negative.
Perciò, anche come misura di prevenzione nei confronti della violenza di genere, credo sarebbe opportuno fare pubblicità più sobrie e più legate al reale. Come donna ancor prima che come figura istituzionale chiedo un maggior rispetto nei confronti delle donne e delle loro rappresentazioni; ci vuole anche la consapevolezza che la donna è una persona e non un prodotto che si può esibire come si vuole”.
"Quel manifesto è sessista": polemica in città
Ennesimo manifesto allusivo. Una consigliera del Pd: "Sconcertante"
Aversa.