Gruppo Missionario Carcerario in carcere per le detenute

Ancora un'iniziativa della Gmc onlus della Chiesa Evangelica Adi

Santa Maria Capua Vetere.  

Anche stamattina venti operatori dell’associazione GMC onlus (Gruppo Missionario Carcerario) capeggiato dal Pastore Cesare Turco, che da anni insieme a sua moglie Maria Garofalo legale rappresentante della GMC onlus, si dedicano per l’evangelizzazione nelle carceri. Il gruppo musicale, della Chiesa Evangelica ADI di Santa Maria Capua Vetere, ha suonato e cantato musica e cantici spirituali nella sala teatro del carcere. Erano presenti le detenute del Reparto Senna. Le detenute ospite del carcere e gli operatori dello stesso, hanno partecipato all'evento. La spontaneità e la franchezza del gruppo missionario, ha coinvolto i presenti spiegando loro le problematiche della vita e la soluzione che si trova solo in Cristo. “Il cuore riempito di Cristo di chi suonava e testimoniata, - spiega il pastore Turco - ha trasferito mentre raccontavano la conveniente vita con Cristo, una così tanta fiducia ai presenti appunto che molti di loro si sono commossi e glorificavano Dio ininterrottamente. I testi biblici che sono stati citati e letti, hanno rimarcato la Signori di Cristo unico degno di essere glorificato. La direzione del carcere sammaritano condivide ed apprezza tale iniziative. La GMC onlus nella persona dell’assistente spirituale Maria Garofalo ringrazia la direttrice Carlotta Giàquinto, il commissario Gaetano Manganello e la dottoressa De Simone, capo aria degli educatori del carcere sammaritano. Sia ringraziato il Signore per i sopraindicati i quali non si risparmiano per l’impegno e la professionalità che mettono nel loro lavoro il loro bagaglio di esperienza, gli consente di continuare a ottimizzare il lavoro sociale e rieducativo del recluso perché questi vengono istruiti culturalmente tramite le numerose attività sociali e spirituali che si svolgono all’interno dello stabilimento. In modo che una volta scontata la pena – conclude Turco -, i detenuti, trovano con con facilità il loro reinserimento nella società. Il nostro augurio per il programma rieducativo del recluso è che Dio continui a benedire ogni corso istruttivo e attività didattiche che si svolgono nel carcere in questione, tenendo presente che solo Cristo attraverso il Suo messaggio può cambiare radicalmente il cuore e la mente dell’uomo”.