Boxe, D'Ambrosi lavora intensamente anche sull'attività per i diversamente abili

Rinnovato anche il protocollo col Comitato Italiano Paralimpico guidato da Luca Pancalli.

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Continua il lavoro della Federazione Pugilistica Italiana per riportare ai fasti d’un tempo la boxe italiana. Tanti i risultati conquistati negli ultimi due anni ma non basta, A Luglio 2024 ci sono le Olimpiadi e bisognerà arrivarci col maggior numero di rappresentati possibili. Non solo Olimpiadi, ci sono anche i Giochi Paralimpici sempre nella capitale francese. E’ grande l’attenzione che la FPI sta dando ai diversamente abili. Proprio in questi giorni il presidente Flavio D’Ambrosi ha fatto il punto.

Illuminiamo il futuro del pugilato anche attraverso la piena integrazione dei diversamente abili.
Il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, ed il sottoscritto hanno rinnovato, alcuni mesi fa, il Protocollo che impegna la Fpi a divulgare l'attività pugilistica tra i diversamente abili.
Al riguardo, giova rammentare che, da questo quadriennio, è possibile per i disabili accedere alla pratica pugilistica non agonistica - all'interno di società affiliate alla Fpi - tesserandosi con la Federazione.
Nel frattempo, la Federazione Pugilistica Italiana ha istituito anche la "Commissione di studio pugilato e disabilità" che vaglierá le istanze dei diversamente abili che vogliano cimentarsi con l'attività agonistica della Gym boxe.
In particolare, la predetta Commissione effettuerà la "classificazione" degli atleti diversamente abili - che abbiano prodotto apposita istanza attraverso i propri Comitati regionali - inquadradoli nelle disabilità previste da un manuale elaborato dal settore Sanitario della Fpi. Ciò permetterà a tali atleti di salire sul ring e confrontarsi attraverso l'attività della Gym boxe.
Il 4 novembre p.v., la Commissione comincerà ad operare la classificazione dei primi 3 atleti e potranno poi accedere alla Gym boxe.
Finalmente il traguardo della piena integrazione è raggiunto e poi forse potremo cominciare a parlare - nel prossimo quadriennio - di pugilato paralimpico con il necessario coinvolgimento del CIP e dell'Ente internazionale.
Si, è ora di accendere la luce sulla nobile arte. Sui valori secolari che da essa promanano, all'insegna della massima inclusione ed integrazione. Insieme per sognare e coltivare talenti, per crescere e fare squadra, uniti nella grande famiglia Fpi.
Non possiamo esitare e non possiamo più attendere. Dobbiamo vincere le sfide che ci attendono nei prossimi anni.
Intanto un altro importante risultato è raggiunto. Come avevamo annunciato nel programma di candidatura 2021, da questo quadriennio i diversamente abili hanno pieno accesso al movimento pugilistico italiano.


Il Presidente Fpi
Dott. Flavio D'Ambrosi