Breve storia della Camorra e dei disonesti che la usano come alibi

Il Nord ha sempre avuto maggiori attrattori economici per i clan

breve storia della camorra e dei disonesti che la usano come alibi

In ogni comune, si conoscono le persone che “aiutano” gli intrallazzatori. Il campo nel quale c’è materia per i capo-rione è rappresentato dagli appalti dei lavori pubblici e dei servizi. L’arma è il potere di spostare voti elettorali

Su un quotidiano di alcuni giorni fa, c’era un articolo dal titolo “Mafia, mille aziende a rischio infiltrazioni”. Dopo aver fatto riferimento alla situazione italiana, evidenziando le differenze tra le varie Regioni, si è soffermato sulla Provincia di Avellino, che occupa il 35esimo posto su 105 Province prese in esame. Pochi giorni prima avevamo letto che Mafia e Camorra erano interessate anche alle opere finanziate con i soldi del Pnrr.

Secondo me, far pensare che queste due “associazioni” controllino tutti i movimenti economici, che avvengono nel nostro Paese, è sbagliato. Nel sistema economico italiano ci sono altri poteri, travestiti da benefattori, che hanno creato sistemi, tra cui cripto valute, bitcoin, lascia liberi di sottrarre immense ricchezze agli ingenui risparmiatori. Gli ideatori, possessori di enormi finanze, sono considerati eroi e degni di governare un Paese o (come Musk) di essere eminenza grigia del Presidente degli Stati Uniti. Nel passato, Mafia e Camorra creavano paura, che rendeva vulnerabili persone oneste: non avevano il coraggio di opporsi, per non diventare vittime.

Fino agli anni 70, del secolo scorso, il Regno di Mafia e Camorra era il nostro Meridione. Dopo, anche grazie a una politica meno dormiente e alla Massoneria (Licio Gelli e compagni), la Camorra si è trasferita al Nord, la cui economia creava più spazi per le sue attività. La Camorra utilizzava il suo potere nel meridione per procurare i clienti alle imprese del Nord, che diventavano suoi clienti . Non è un caso che molti servizi, di cui nel meridione sono titolari Regioni, Province, Comuni e Enti di servizio, vengono gestiti da imprese del Nord.

Un altro motivo che mi fa ritenere fuorvianti i continui richiami alla Camorra è la conoscenza della società delle nostre zone. In ogni comune, si conoscono le persone che “aiutano” gli intrallazzatori. Il campo nel quale c’è materia per i capo-rione è rappresentato dagli appalti dei lavori pubblici e dei servizi. L’arma che viene utilizzata è il potere di spostare voti elettorali. In una società dove sono stati abbandonati gli ideali è più facile trovare elettori disponibili ad essere arruolati dagli intrallazzatori per sostenere un candidato. Il vasto mondo dei servizi non attrae la Camorra, per il non eccessivo costo di ogni singolo servizio.

Un altro elemento che agevola l’illegalità e la formazione di punti di riferimento per controllare il territorio è il sistema tributario italiano, che consente spostamenti di soldi senza lasciare traccia. La mia esperienza di amministratore di Comune, Comunità Montana e Provincia mi ha fatto conoscere molti aspetti del sistema affaristico, che si alimenta con il consenso (a pagamento) degli amministratori e dei dirigenti degli Enti. Perciò, penso che parlare sempre e solo di Mafia e Camorra, si crea la tranquillità per i disonesti, che sono più numerosi dei tradizionali camorristi.