Boxe, D'Ambrosi attacca dopo il verdetto della finale: "Vergogna"

"I valori dello sport ed il rispetto degli atleti richiederebbero serietà".

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Non fa giri di parole il presidente federale Flavio D’Ambrosi. Il verdetto che ha privato di una medaglia d’oro il campano Aziz Abbes Mouhiine è un pagina brutta per la storia del pugilato dilettantistico.

“Vergogna. Dopo Irma Testa e Sirine Charaabi è la volta di Aziz Abbes Mouhiidine che ha vinto una splendida medaglia d'argento, laureandosi vice campione del mondo. Il movimento pugilistico italiano torna ad essere ai vertici del palcoscenico internazionale. I successi delle Nazionali Azzurre si rincorrono uno dietro l'altro, riportando l'Italia pugilistica tra i Paesi che giganteggiano nella nobile arte.

Non siamo da meno nel circuito Pro dove l'Italia ha consolidato la sua posizione di vertice a livello europeo con i tanti titoli continentali conquistati in questo quadriennio. Peraltro, diversi pugili italiani si avvicinano a grandi passi, nei vari ranking delle liste internazionali, a diventare sfidanti al titolo mondiale che spero possa essere preda, entro la fine di questo quadriennio, di uno dei nostri pugili.

Tuttavia, non posso non esprimere il mio forte disappunto sul verdetto che ha riguardato la finale disputata da Abbes. Già lo spostamento della programmata finalissima dei 92 kg., da sabato a domenica, con un giorno di recupero in più per l'avversario che aveva subito una dura semifinale, era apparsa come una sorta di stampella! Non è stato sufficiente. Il delitto andava perpetrato fino in fondo.

Il verdetto della finale è stato, a parere di tanti addetti ai lavori tra i quali il sottoscritto, assolutamente non in linea con l'andamento del match che ha visto dominare, dall'inizio alla fine, il nostro pugile Azzurro.

I valori dello sport ed il rispetto degli atleti richiederebbero serietà. Forse è giunto il momento che questa Federazione ed il movimento pugilistico italiano traggono le giuste conclusioni su questo operato. Siamo stanchi di continui ribaltamenti di verdetti e siamo stanchi del mancato rispetto delle fatiche dei nostri atleti. Adesso però è il momento di pensare alle prossime qualifiche olimpiche ed al nuovo progetto di definitivo rilancio del movimento Pro. Siamo fortunati, le qualifiche ai Giochi olimpici 2024 verranno gestite dal Cio”.