Neppure il tempo di mandare giù i rispettivi bocconi amari di una domenica da dimenticare, che Avellino, Paganese e Turris si preparano a tornare in campo per i recuperi delle gare valide per la ventinovesima giornata del girone C di Serie C, rinviate o sospese a causa della neve lo scorso 26 febbraio. Sponda biancoverde, si riparte da un clima teso per l'ennesima beffa subita nei minuti di recupero tra le mura amiche. Dopo il Monopoli e il Foggia, pure il Messina è riuscito a strappare un punto dal “Partenio-Lombardi” approfittando dell'incapacità dei padroni di casa di difendere il vantaggio nelle battute finali. Il gol di Aloi, al 13', non si è rivelato sufficiente per portare a casa 3 punti fondamentali nella corsa al secondo posto, ora lontano 5 lunghezze seppur con la possibilità di accorciarle a 2 battendo, mercoledì prossimo, alle 14,30, il Catania.
L'erroraccio di Silvestri, costato la doccia gelata aperta da Piovaccari, ha sollevato un vespaio in merito alla personalità dei calciatori, chiamati all'immediato riscatto. E a proposito di Catanzaro: la Turris, falcidiata da 5 casi Covid, rilevati poco prima del match al “Ceravolo”, e dalle assenze, ha alzato bandiera bianca nel giro di 11 minuti incassando le reti di Vandeputte e Iemmello. Mercoledì, alle 15, salvo nuovi casi di Coronavirus, appuntamento al “Nuovo Romagnoli” contro il Campobasso per il secondo tempo del match sospeso sul risultato di 2-1 per i corallini, chiamati a cancellare 3 sconfitte di fila. Sfida salvezza, a Potenza, sempre mercoledì, alle 14,30, per la Paganese, che ha protestato in maniera vibrante per due rigori negati al “Degli Ulivi” dove all'Andria è bastato un penalty di Urso per potare a casa l'intera posta in palio.