Chi si ferma è perduto. Nella Serie C, formato tour de force, è già il momento di tornare in campo. Secondo turno infrasettimanale, decima giornata del girone C, metà del girone di andata sta per essere mandata in archivio e mentre le gerarchie in classifica vanno definendosi i punti in palio diventano sempre più pesanti. A Catania l'Avellino è obbligato a vincere per salvare la panchina di Braglia e la scrivania a Di Somma, nonostante il futuro di allenatore e direttore sportivo abbia spaccato la proprietà tra chi vedrebbe il doppio esonero come una sconfitta e chi lo percepisce come l'unica soluzione per provare a svoltare. Al “Massimino” (ore 21) c'è in palio la salvaguardia dell'intero progetto da una fine anticipata o da un prosieguo tra dubbi e perplessità sempre più pressanti, da provare a spazzare via. Sta decisamente meglio, per usare un eufemismo, la Turris che chiede strada al Campobasso (ore 20) per confermarsi tra le grandi del campionato dopo aver fatto soffrire il Bari e spazzato via il Palermo. Debutto da primo allenatore sulla panchina della Juve Stabia per Imbimbo, ex vice del silurato Novellino. A Monopoli (ore 21) le vespe devono fermare la striscia di due sconfitte di fila da cui sono reduci. Sono tre, invece, le battute d'arresto in successione che la Paganese vuole mettersi alle spalle superando il Potenza (ore 21), al “Torre”, in una delicata sfida salvezza.