Si vota nel 2018, gli aspiranti parlamentari si rassegnino

Renzi a Napoli allontana il voto per le politiche: "Comunque vada il referendum". Sos di Boccia

Non ci saranno elezioni politiche anticipate. Gli aspiranti ad un posto in Parlamento si mettano l'anima in pace. Il premier Renzi spiazza tutti, anche il suo stesso partito democratico, che in Campania aveva già avviato le manovre in vista di un possibile voto dopo il referendum di novembre sulla riforma costituzionale. Per candidature, alleanze e manovre interne che già agitavano le segreterie locali del partito campano, dunque, tutto da rifare.

"Comunque vada si voterà nel 2018, annuncia il presidente del consiglio, che così spersonalizza il test del referendum ma soprattutto scarica anche le armi che la sinistra del Pd stava già affilando contro di lui affidando a Massimo D'Alema la guida dell'esercito democratico dell'opposizione interna schierata decisamente per il no. Il premier che oggi incontra Merkel e Hollande per il vertice di Ventotene, allontana da Napoli l'ipotesi del voto e può consolarsi perché incassa anche il pieno sostegno alla battaglia per il sì al referendum del presidente di Confindustria, il salernitano Vincenzo Boccia, che sollecita il governo ad un maggiore impegno negli investimenti per la ripresa economica nel Mezzogiorno.