Stipendi d'oro, il segretario in Regione guadagna più di Renzi

Incarico da 200mila euro, bocciati gli interni: si cerca un esperto, ma scoppia la polemica

Aveva promesso: niente sprechi e consulenze, addio stipendi d'oro. Ora si scopre invece che il consiglio regionale guidato dal governatore della Campania Vincenzo De Luca è alla ricerca di un segretario generale che guadagnerà il doppio di Renzi e persino più di Hollande: duecentomila euro all'anno netti. Una fortuna. Il caso scuote la politica regionale e imbarazza il presidente della giunta che aveva fatto dello slogan "burocrazia zero" il suo cavallo di battaglia. Ora invece è costretto a scommettere su un "superburocrate", visto che in una prima selezione i sette interni sono stati tutti scartati. E fioccano ora le domande nella corsa all'incarico da 200mila euro: sono 49 gli aspiranti. Ma c'è già l'altolà dell'opposizione, Gambino di Fratelli d'Italia chiede di ritornare a valutare i dirigenti attualmente in organico in regione e denuncia: "Procedura illegittima e inopportuna". Dall'ufficio di presidenza la replica della D'Amelio: “Sono state seguite le indicazioni del Tar, abbiamo bisogno di un esperto”. Il governatore ha altro per la testa, ha scritto a Renzi chiedendo che gli tolga dai piedi il commissario della sanità Polimeni. “Altrimenti mi dimetto”, ha minacciato De Luca. Lui, qualche giorno fa sul web aveva sentenziato: “Siamo in una regione in cui non si è mai combinato nulla perché ci si è sempre appassionati alle polemiche e non ai risultati”. Ma stavolta rispetto al segretario che guadagnerà più di Renzi deve da fare i conti con una storia che sa molto di prima Repubblica.