Corruzione elettorale: blitz nei comitati Pd, 2 indagate

Indagate le candidate Ulleto e Giugliano

Avrebbero ottenuto voti in cambio di promesse di inserimento nel programma lavorativo Garanzia Giovani, finanziato dalla Regione.

"Se la magistratura dovesse accertare la veridicità dei fatti riportati dagli organi di stampa, il Partito democratico sarebbe parte lesa in questa vicenda". Così il segretario regionale del Pd Campania, Assunta Tartaglione. 
"Come abbiamo sempre fatto - aggiunge Tartaglione - siamo al fianco della magistratura, auspichiamo che la vicenda venga chiarita al più presto e che eventuali responsabilità vengano perseguite con la massima fermezza".

È bufera giudiziaria su due candidate del Pd di Napoli, che correvano rispettivamente per il Consiglio comunale e per una delle municipalità cittadine. Le due - Anna Ulleto e Rosaria Giugliano - sono indagate con l'ipotesi di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale: avrebbero ottenuto voti in cambio di promesse di inserimento nel programma lavorativo Garanzia Giovani, finanziato dalla Regione.

I carabinieri hanno eseguito un decreto di perquisizione nelle abitazioni e nelle sedi dei comitati elettorali delle due candidate. La Ulleto ha ottenuto oltre 2.263 preferenze e risulterà quasi certamente eletta.
In un primo momento si era sparsa la voce, poi smentita, che la perquisizione avesse toccato anche la sede del Pd metropolitano.

Intanto De Magistris si appella anche al prefetto a cui chiede «garanzie affinché il voto sia pulito» e poi si rivolge direttamente a chi tenta di 'comprarè i voti: «Fujtevenne (ndr, scappate) - dice - perchè dal 19 giugno Napoli sarà liberata anche da chi pensa di poter comprare i napoletani». 

Siep