De Luca: "Arresto di Toti? Non so nulla, ma mi dispiace moltissimo"

Il governatore in merito alla vicenda che ho coinvolto il presidente della Regione Liguria

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 Sull'arresto del governatore della Liguria Giovanni Toti "non so assolutamente nulla, apprendo da voi sinceramente. Mi dispiace moltissimo". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a margine di un convegno con l'ordine degli psicologi a Napoli. De Luca si è mostrato alla domanda molto stupito della notizia che non aveva ancora appreso. 

E in merito all'oggetto del convegno ha spiegato: "Lo psicologo di base credo che sia veramente una delle tante prove di eccellenza della sanità campana, da questo punto di vista possiamo dire di essere all'avanguardia in Italia e ci auguriamo che sia assunto a livello nazionale"."In Campania - spiega il governatore - abbiamo approvato l'unica legge regionale che stabilisce la presenza di psicologi nei distretti sanitari, abbiamo impegnato 150 sanitari al servizio dei nostri cittadini per affrontare un tema che è delicato per le famiglie e per i genitori perché abbiamo una crisi che riguarda le giovani generazioni che desta forti preoccupazioni. Abbiamo stabilito anche un bonus per consentire alle famiglie di utilizzare per alcune ore psicologi anche privatamente. Poi - prosegue il governatore - abbiamo fatto un accordo anche con l'università di Salerno per avere la presenza di psicologi dell'università al servizio dei giovani".

"Io ricordo - continua ancora - che uno dei motivi per cui abbiamo aperto la battaglia contro il numero chiuso nella facoltà di medicina era legato al disagio psicologico, cioè noi registriamo il fatto che migliaia di ragazze e ragazzi che non superano i test, dopo un anno di sacrificio e di chiusura nelle case, vanno in depressione. E la cosa scandalosa è che in Italia questo problema che è drammatico per le famiglie, e riguarda decine di migliaia di giovani, lascia del tutto indifferente. Quindi ci si decida a cancellare questo maledetto numero chiuso dalla facoltà di medicina che è una cosa assolutamente demenziale che sta rovinando migliaia e migliaia di giovani. Abbiamo centinaia di ragazzi campani che sono in Romania, in Albania e in Bulgaria perché non riescono a farlo in Italia. E' una cosa sconvolgente"