"L'autonomia è un adempimento costituzionale, realizzarla è un dovere della politica. Ma sbriciolare l'Italia in venti repubblichette, come propone il testo Calderoli, rinunciando alla lotta ai divari e moltiplicando le burocrazie, non realizza l'autonomia: divide il Paese e ne blocca lo sviluppo". Lo spiega Mara Carfagna, presidente di Azione in una intervista a Repubblica. Il governatore Vincenzo De Luca ha portato la protesta contro l'autonomia in piazza a Roma. "Show e turpiloquio non aiutano la causa del Sud, anzi la danneggiano. Sono stata sempre in prima linea nel denunciare i rischi della riforma Calderoli, che si accompagna alla cancellazione di progetti e risorse importanti per il Sud - aggiunge l'ex ministra -.
Ma cosa risolve quella sceneggiata sotto Palazzo Chigi? Fa il bene del Sud o aiuta solo De Luca a conquistarsi un posto al sole nel Pd?. Si può capire la rabbia dei tanti amministratori locali, dei sindaci in difficoltà. Ma a condizione che la rabbia resti sempre nei confini della rivendicazione politica e non sfoci in insulti e offese". Il rischio principale dell'autonomia differenziata secondo Carfagna è quello del "disastro sociale se i Lep non saranno finanziati e attuati, non solo definiti sulla carta - conclude - e rischiamo l'arresto dello sviluppo e degli investimenti se alle Regioni saranno devolute competenze come reti energetiche, commercio con l'estero, trasporti. Nessun imprenditore vorrà lavorare in un Paese dove regole, tasse e controlli cambiano da Regione a Regione".