Incubo attacchi terroristici, Tajani: controlliamo i migranti

Il ministro Sangiuliano sulle manifestazioni pro Hamas: Non si può esprimere sostegno ai terroristi

incubo attacchi terroristici tajani controlliamo i migranti

"L'Italia sta facendo tutto ciò che si deve per garantire la sicurezza dei nostri cittadini, a cominciare da quelli di religione ebraica, nelle sinagoghe, nei luoghi di riunione e nei quartieri con maggioranza di popolazione ebraica, che sono particolarmente sorvegliati e protetti". E' quanto ha spiegato oggi il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Il ministro ha confermato che "l'Italia non sottovaluta i rischi" di un eventuale attentato e sta anche procedendo a "controlli su chi arriva attraverso migrazione regolare e irregolare, per impedire che si infiltrino terroristi". "Certamente c'è un occhio attento e vigile per valutare se ci sono rischi apparenti e non", ha proseguito Tajani. "L'Italia non ha mai sottovalutato" questo, "ma non ci sono rischi imminenti", sebbene "le cose possono cambiare". Comunque, ha concluso il ministro, "non bisogna drammatizzare né sottovalutare: nostre forze dell'ordine sono al lavoro e lo stesso le forze di sicurezza".

Sangiuliano, non creare allarmi ingiustificati

''Annullare la festa del 4 novembre? Io credo che serva tanta tranquillità e che la vita socio economico della nazione debba scorrere con grande serenità, non bisogna creare allarmi non giustificati''. A dirlo è il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano in una intervista a Skytg24. Sul fatto di vietare vessilli pro Hamas, il ministro spiega: ''è assolutamente doveroso perchè Hamas è una organizzazione terroristica, come Ordine nuovo o le Brigate rosse non è legale. I simboli dello stato, come i musei ad esempio, devono essere neutri voglio vedere la bandiera italiana o in caso di eventi, le bandiere delle nazioni amiche''.

A proposito della manifestazione pro Palestina, Sangiuliano dice: 'la carta costituzionale è il nostro faro e c'è libertà di manifestazione e di pensiero. Io poi ho fatto il giornalista e l'art. 21 mi è caro, ma ci sono limiti. Non si può esprimere sostegno ai terroristi, non si può fare apologia di chi ha fatto atti terribili, di chi ha ucciso i bambini''.