De Luca: "Quando sparano 16enni la repressione serve, ma non basta"

Il governatore: "No propaganda, serve altro" e sulla zes unica "Demenziale"

de luca quando sparano 16enni la repressione serve ma non basta

 "Il governo ha messo in campo una prima iniziativa di carattere diciamo militare rivolta alla sicurezza. C'è stato un blitz, 400 agenti delle forze di polizia intervenuti per un primo intervento. Avevo detto alla Meloni, attenzione a non fare interventi episodici. A Caivano come in altre realtà c'è bisogno d interventi strutturali, permanenti, i blitz non servono a nulla". Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta Fb. "C'è stato un segno di attenzione ma è insufficiente e non è di questo che ha bisogno Caivano - sottolinea - come altri quartieri a rischi. C'è bisogno di avere aumentate le forze dell'ordine che rimangono permanentemente sul territorio. Non ci servono operazioni propagandistiche e operazioni di polizia una tantum". 

"Quando arrivi al punto che i ragazzi di 16 anni sparano e uccidono devi intervenire in maniera repressiva abbassando l'età dell'impunibilità. Quando hai una presenza insostenibile di baby gang, non si può rinviare ai problemi di fondo, purtroppo devi intervenire anche in termini repressivi". Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta Fb che aggiunge: "Quando sparano devi reprimere ma sapendo che non hai risolto il problema". Interventi immediati, dunque, ma anche interventi a medio e lungo termine." Quando parliamo di sicurezza dobbiamo sapere che c'è un intervento da fare a breve e altri che richiedono tempi medi e lunghissimi - ha sottolineato - la sinistra non ha familiarità con la parola sicurezza quindi non perdiamo tempo, non la conosce proprio". "La sicurezza la devi garantire per oggi poi però dobbiamo dire che questo non basta e non risolve il problema - ha aggiunto - se mandi in galera i 16enni corri il rischio di metterli in un ambiente nel quale non li recuperi ma rischi di trasformarli in delinquenti professionali. Deve partire una campagna di educazione generale una campagna di mobilitazione"

No tagli alla Sanità

"Vogliamo indicare qual è la priorità politica assoluta in Italia: la sanità". Ha dichiarato De Luca, intervenendo nel dibattito sulla proposta di legge per l'abolizione del numero chiuso alla facoltà di medicina. "La sanità è la priorità", ha ribadito De Luca sostenendo che c'è bisogno di investire sulla formazione dei medici e per la sanità pubblica "che viene prima di ogni cosa". "Non capisco cosa ci sia di più importante che curare la vita", ha proseguito, aggiungendo che "al governo si deve dire che se vogliono taglino dappertutto ma non nella sanità". 

Zes Unica? Demenziale!

"Una zes unica per tutto il Mezzogiorno di Italia è demenziale, danneggia il sud e nasconde la volontà di centralizzare tutto". Ha poi ribadito il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta su Fb. "Pensano di fare i voti gestendo le zone economiche sociali - ha sottolineato - da Roma 60 persone dovrebbero fare l'istruttoria su centinaia di imprese che chiederanno di insediarsi nel sud. Perderemo mesi e anni senza concludere nulla, faremo la fine fatta sul Pnrr e sui fondi sviluppo e coesione ancora bloccati, come ho ricordato anche alla Meloni".