" Molti interventi di riqualificazione urbana e di assetto territoriale rischiano il blocco e la cancellazione. Sono ovviamente interventi di diverso peso e valore, ma vi è per tutti totale incertezza".
Lo dice Vincenzo De Luca, 74 anni, Pd, presidente della Regione Campania, al Corriere della Sera, in merito alla rimodulazione del Pnrr. "Onestà politica vuole che si riconosca che un mezzo disastro era già scritto, per l'impostazione data dai governi precedenti. L'aver escluso in sostanza le Regioni; l'aver polverizzato gli interventi, fino ad avere oggi 5.700 stazioni appaltanti; l' avere trascurato ogni valutazione sulla tenuta amministrativa e sulle competenze necessarie all'attuazione del Pnrr, ha determinato enormi criticità - sottolinea il governatore -.
È evidente - che ci sono rimodulazioni da fare in relazione alla scadenza del 2026. Ma la risposta che il governo immagina rischia di essere o inefficace o ancora più dannosa". "Va denunciata e respinta una tendenza ossessiva alla centralizzazione delle decisioni e degli interventi. È un'illusione suicida" precisa De Luca. "La riduzione di 16 miliardi di opere, senza certezza di coperture alternative, magari illudendosi di rapinare altre risorse del Sud, è un danno certo - continua - . Per il resto, ridurre la polverizzazione, la concentrazioni su assi strategici, non è di per sé un fatto negativo, anzi". Il ministro Raffaele Fitto vi ha rassicurato? "Come può rassicurare l'estrema unzione", risponde De Luca in merito a tutti 'incontro avuto con il ministro. "Intanto, va detto con chiarezza che c'è una sola istituzione che può credibilmente realizzare queste coerenze, ed è la Regione. L'idea di verificare e decidere tutti i progetti da Roma è un suicidio. La ricerca di Fitto sembra l'elaborazione di una nuova teoria della relatività generale, nella quale ogni dettaglio del reale, visibile e invisibile, trovi la sua perfetta collocazione. Infine, si determina in questo modo una perdita di tempo insopportabile: i fondi Fsc sono bloccati da un anno, e vi è un danno pesante per l'economia italiana", aggiunge il presidente. (