"Il Governo ha chiesto alla Conferenza delle Regioni di esprimere un'opinione sulle assicurazioni sanitarie perché ha in preparazione una legge sulle assicurazioni sanitarie. Nella posizione irresponsabile del Governo nazionale sulla sanità pubblica c'è un'idea, che stanno coltivando, di ridurre la sanità pubblica per introdurre sistemi di assistenza sanitaria che riproducono modelli degli Stati Uniti d'America, assicurazioni private". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso della diretta Facebook. "Stiamo attenti perché qui un passo alla volta stiamo vedendo la distruzione della sanità pubblica, cioè di un servizio di civiltà universale per tutti i cittadini. Se salta la sanità pubblica cambia la società italiana. Stiamo attenti", ha ribadito.
Covid: la luce in fondo al tunnel
In merito all'emergenza Covid, per il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, "cominciamo a vedere la luce in fondo al tunnel". "Non abbiamo picchi o elementi di preoccupazione, i casi di contagio non registrano elementi di particolare gravità - dice De Luca - ora vediamo la variante diffusa in Cina se arriva in Europa ma ad oggi non ci sono picchi".
Scandaloso togliere a Campania 5,7 miliardi
"Mi pare francamente scandaloso il dato che riguarda il permanere del blocco nell'erogazione, da parte del Governo nazionale, di oltre 20 miliardi di euro destinati alle Regioni del Sud. Sono i cosiddetti Fondi sviluppo e coesione e alla Regione Campania spettano 5,7 miliardi di euro". Ha continuato De Luca. "E' incredibile - ha sottolineato nel corso della diretta Facebook - queste risorse ci sono ma non vengono attribuite formalmente. L'idea che hanno in testa esponenti del Governo nazionale è quella di utilizzare risorse destinate per l'80% al Sud per redistribuirle su tutto il Paese. Questo sarebbe intollerabile per le regioni del Sud, che devono stanziare centinaia di milioni di euro di cofinanziamento per ottenere i fondi europei". De Luca ha ricordato che "lo scorso anno abbiamo utilizzato 500 milioni del fondo sviluppo e coesione nazionale per cofinanziare i fondi europei". "Il risultato - ha concluso - è che veniamo privati di 5,7 miliardi di euro che potremmo investire tranquillamente in opere pubbliche, in sostegno alle imprese e alle famiglie".