Autonomia, Calderoli: "De Luca oggi contro, ma sua proposta era assai ardita"

Il ministro: "Nel 2019 De Luca faceva una proposta ancora più "spinta" delle Regioni del Nord"

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 "Io non so se chi parla in questi giorni sia Vincenzo De Luca, Crozza che fa De Luca, o un terzo De Luca" ma nella "proposta di intesa firmata nel 2019 dal governatore della Campania" la sua Regione "chiede quelle autonomie che oggi dividerebbero il Paese». Così in una intervista al Corriere della Sera il ministro per le Autonomie Roberto Calderoli.

"Il Sud manderà a quel paese i Masaniello"

"Per me De Luca - aggiunge - è una persona simpatica e furba in maniera incredibile. Ma, come governatore, emerge troppo il lato furbacchione. Oggi mi attacca frontalmente, cerca di costruire un fronte del Sud contro l'autonomia e sostiene che io stia cercando di spaccare il Paese. Però, non è il solo De Luca. La sua proposta fa riferimento a due pronunciamenti pro autonomia del Consiglio regionale della Campania. In cui testualmente si dicevano "disponibili ad affrontare la sfida".

Comunque, sono in tanti ad aver cambiato idea. L'autonomia era già nel contratto del governo Conte nel 2018". Rispetto ai Lep "la proposta di De Luca dice che lo Stato dovrebbe definirli entro un anno dall'approvazione. Nelle more, i trasferimenti si baserebbero sulla 'spesa destinata a carattere permanente, fissa e ricorrente'. In sostanza, la spesa storica. Oggi dicono che mai e poi mai può essere usata. Neanche dalle Regioni del Nord è venuta una proposta così ardita". Perché alcuni governatori hanno cambiato idea? «Oggi ritengono sia meglio il ruolo di paladini del Sud. Ma il Sud, quando sarà informato, manderà i Masaniello a quel paese e farà i propri interessi. Che sono quelli di tutti».