"Se si vota a capocchia poi per anni il voto a capocchia lo si paga. Come è capitato in questi quattro anni". Parole del Presidente della Campania Vincenzo De Luca che nel corso della sua consueta diretta Facebook del venerdì pomeriggio "catechizza" i cittadini in vista delle prossime elezioni del 25 settembre. "Nessun intervento serio può essere affrontato senza una stabilità di Governo, ma difendiamo il sud e non votiamo a quelli che non ci daranno risorse" è l'invito di De Luca che spiega anche come la data delle elezioni inciderà sul mondo della scuola. "E' un altro danno collaterale della caduta del Governo: a parte i rischi per la ripresa dell'epidemia Covid, fare le elezioni significa che l'anno scolastico non partirà in tempo neanche quest'anno. Di questo ringraziamo chi non ha votato la fiducia al Governo Draghi" dice il Presidente della Campania.
E sul Movimento Cinque Stelle: "Nel 2018 c'è stato un boom elettorale del Movimento 5 Stelle, quasi il 33%. E' stato un disastro di proporzioni inimmaginabili, la dimostrazione di dilettanti allo sbaraglio. Le ultime decisioni di Conte sembrano aver riportato i 5 Stelle ai momenti di più alta demagogia, infantilismo politico e irresponsabilità. Se come volevano i 5 Stelle non avessimo realizzato la Tap, il gasdotto che sbuca in Puglia dall'Azerbaijan, oggi saremmo rovinati come sistema produttivo italiano" afferma il governatore che punzecchia il Movimento anche sul Reddito di Cittadinanza. "Abbiamo il dovere di dare una mano a poveri e anziani, a chi non può farcela da solo. Ma sembra che l'aiuto pubblico l'abbiano inventato i 5 Stelle: è falso, prima c'era il reddito di inclusione, tre miliardi di aiuti alle famiglie. Veniva erogato tramite i comuni che verificavano direttamente le condizioni di povertà, un filtro contro gli imbrogli e contributi alle famiglie e non ai singoli. L'aiuto alla povera gente è indispensabile" sostiene De Luca.
E tornando sul Governo: ?"Non dobbiamo beatificare Draghi e dire che andava tutto bene, quando le battaglie servono bisogna farle. Ma altro e' gettare l'Italia nel caos e offrire al mondo UN Paese con un sistema politico penoso e inefficiente. Da Salvini - ha detto - arrivano ora le solite balle su tassa piatta, immigrati, pensioni. Le parole di Salvini mi fanno pensare alla riapertura dei manicomi. Se si fanno queste riforme paga per primo il Sud. Il boom dei 5 Stelle alle ultime elezioni nazionali in questi anni ha dimostrato il disastro di dilettanti allo sbaraglio. Ora Conte porta i 5S a demagogia e infantilismo politico". Tra le proposte per il futuro, De Luca si dice d'accordo sul "taglio del cuneo fiscale - ha detto - che bisogna fare subito investendo 15-20 miliardi per il taglio del costo del lavoro, dando aiuto alle imprese e a ogni lavoratore una quattordicesima. Sarebbe visibile e consistente". Il governatore campano ha anche sottolineato che "se la crisi energetica - ha detto - non trova soluzioni, tra ottobre e novembre dovremo chiudere le fabbriche due giorni alla settimana, perche' manca l'energia. Alcuni settori stanno vivendo un aumento dei costi rilevante che se si riversava su prezzi al consumo portava cose inimmaginabili: 1 kg di pasta per l'aumento di prezzo di grano, gasolio ed elettricita' lo pagheremmo ora 10 euro, questo dicono gli imprenditori settore in un momento in cui si prova a rallentare l'inflazione".