De Luca (Pd): «Zes e Piano ripresa e resilienza sfide decisive per il Sud"

Il vicecapogruppo Dem alla Camera intervistato dal direttore di OttoChannel 696 Pierluigi Melillo

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Recuperare non solo il gap tra Nord e Sud, ma anche tra le diverse aree della Campania. Con la consapevolezza di avere davanti opportunità e risorse importanti: la sfida è attuarle, impiegando al meglio soldi e progetti. Sono alcuni dei temi affrontati da Piero De Luca, vicecapogruppo alla Camera dei deputati del Partito democratico, con il direttore di OttoChannel 696 Pierluigi Melillo per la rubrica “Punto di vista”.

Onorevole, lei lunedì sarà tra gli ospiti dell’assemblea organizzata da Confindustria Benevento, dove – tra le altre cose – si parlerà anche dell’opportunità legata alle Zes.

«Parliamo di uno strumento rivoluzionario che porta con sé agevolazioni economiche, fiscali e burocratiche. Con le zone economiche speciali si possono creare tutte le condizioni di contesto favorevoli per le imprese che vogliono investire. Alle quali abbiamo aggiunto, su mia proposta di legge, un ulteriore sgravio fiscale per le aziende che aprono attività nelle aree Zes. A due condizioni: che mantengano livelli occupazionali e non delocalizzino almeno per dieci anni».

Resta da sciogliere il nodo delle aree interne: come dare una mano a territori che devono fare i conti con rischio spopolamento e desertificazione?

«Abbiamo enormi potenzialità non sfruttate e da mettere a sistema. Le zone economiche speciali sono legate ai porti: nei prossimi mesi lavoreremo per estendere questo modello a tutte le aree industriali del Mezzogiorno, a prescindere dal legame con gli scali. Sarebbe una boccata d’ossigeno ed una importante opportunità di sviluppo».

Intanto, il percorso per la transizione ecologica è tracciato.

«Gli investimenti per le energie rinnovabili, a cominciare da eolico e fotovoltaico, non devono essere considerati un limite ma - specialmente per il nostro Mezzogiorno - una grande occasione di sviluppo e un’opportunità».

Il Pnrr riuscirà a colmare i ritardi della Campania e del Sud?

«Questa è la grande sfida che abbiamo davanti a noi. Il Governo nelle ultime ore ha stanziato altri 14 miliardi per aiutare le famiglie ad affrontare i rincari. Altre risorse sono destinate agli Enti locali, che pure stanno facendo fatica a garantire i servizi essenziali. Il problema non sono i soldi, che non mancano, ma mettere a terra gli investimenti e attuarli. Con la consapevolezza che al Sud servono non solo infrastrutture fisiche ma anche sociali».

A proposito di Enti locali, dopo la riforma le Province sono rimaste nel limbo. Lei si è fatto portavoce di un cambiamento.

«C’è un testo in parlamento, sostenuto da tutto il Pd, che vuole tornare a dare forza, valore e competenze alle Province. Probabilmente si tornerà all’elezione diretta del presidente, affidando a questi Enti risorse indispensabili necessarie per garantire servizi essenziali ai cittadini come scuola e trasporti».

Intanto si avvicinano le amministrative: a che punto è il dialogo con il Movimento 5 Stelle?

«Siamo impegnati a creare alleanze ampie ma anche omogenee. Abbiamo vinto a Napoli, a Caserta e Salerno: ci sono tanti Comuni dove il Pd intende replicare questi successi, dove possibile interloquendo con i 5 Stelle. Un accordo dal chiaro valore politico per creare un campo progressista alternativo alle destre e al sovranismo, che si sono dimostrati nemici della Campania».

Il Pd invece è chiamato a superare la fase dei veleni nel post-Annunziata.

«Il partito sta avviando una fase di ricostruzione e rilancio. Leo Annunziata ha fatto un lavoro importante, che ha accompagnato tanti successi, tra cui la rielezione del governatore regionale. Ora ci avviamo ad una nuova fase che ci porterà, da protagonisti, anche alle elezioni politiche del prossimo anno».

Volendo usare una metafora calcistica a lei cara, ci vorrebbe un personaggio dal carattere forte come l’allenatore della Salernitana.

«Davide Nicola sta dando grandi soddisfazioni. Un carattere forte è indispensabile per la Campania e il Mezzogiorno, perché dobbiamo tornare a sentirci orgogliosi di essere meridionali. E servono scelte chiare e nette per vincere le sfide del futuro».

A questo link l'intervista completa di Piero De Luca per la rubrica Punto di vista di OttoChannel 696