L’onda della pandemia investe anche la politica locale. Solleva alcuni leader e ne affonda altri, in uno stravolgimento del consenso che guarda prima di tutto alle regionali di settembre, ma si farà sentire anche ai piani alti dei principali partiti del Paese.
Nella annuale classifica prodotta da Noto Sondaggi per Il Sole 24 ore sono Luca Zaia, tra i governatori, e Antonio Decaro tra i sindaci, gli amministratori locali più popolari. Il governatore del Veneto, così come i presidenti di Friuli, Umbria e Calabria, tutti del centrodestra, gode di un consenso plebiscitario.
Una notorietà che è aumentata con l’esplosione dell’emergenza Covid, nel corso della quale, per motivi diversi, si sono fatti trovare in prima linea come è accaduto per Vincenzo De luca.
Il presidente della regione Campania guadagna il 4,9 per cento ma non entra nella top ten dei governatori più amati, risulta 11esimo nella classifica nazionale dopo Bonaccini presidente dell'Emilia Romagna (quinto) e prima di Michele Emiliano (Puglia) e Nicola Zingaretti (Lazio) entrambi del Pd.
In Campania però le sorprese arrivano dalla classifica dei sindaci.
I più amati sono Vincenzo Napoli, primo cittadino di Salerno fedelissimo di De Luca, eletto 4 anni fa, è al 15esimo posto, seguito subito dopo dal sindaco di Benevento Clemente Mastella al sedicesimo posto. L'ex guardasigilli ha ringraziato i suoi concittadini sulla sua pagina social sottolineando "che la cifra è ancora più straordinaria perché io non ho alcun piedistallo partitico da cui decollare" scrive il sindaco di Benevento.
Deludente il piazzamento del sindaco di Avellino Gianluca Festa al 96esimo posto della classifica del gradimento, eletto solo un anno fa ma già in calo di 6,8 punti appena prima di Carlo Narino sindaco di Caserta al 89esimo posto. Fanalino di coda il primo cittadino di Napoli Luigi De magistris che segna un calo di 24 punti e scende al 100esimo posto in classifica, segnale di una parabola in forte discesa per il sindaco arancione che quasi al termine del mandato perde la fiducia dei napoletani che lo avevano rieletto nel 2016 con quasi il 70 per cento delle preferenze.