"Sulle regionali c'è un accordo nel centrodestra da mesi e non c'è ragione di cambiarlo". Lo ha detto il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi al Tg5 blindando, di fatto, la candidatura di Stefano Caldoro alla presidenza della Regione Campania.La dichiarazione arriva a poche ore dalla richiesta di fare un passo di lato a Caldoro, formulata soltanto ieri da Mara Carfagna, vicepresidente della Camera ed ex ministro degli azzurri.
Alle pressioni della Lega dunque si aggiungono in queste ore nuovamente quelle interne a Forza Italia, fibrillazioni mai sanate, anzi acuite dalla lunga pausa della pandemia durante la quale in Campania il partito di Berlusconi ha tentato, con i commissariamenti e il rinnovo delle cariche provinciali, di riportare tutti nei ranghi. A questo proposito sembra sempre più insistente nelle ultime ore l’ipotesi di una sostituzione del coordinatore regionale, Mimmo De Siano. Al suo posto arriverebbe l’irpino Cosimo Sibilia in pole position per subentrargli perché considerato equidistante tra le varie fazioni del partito.
La Lega nel frattempo non molla e continua a dettare le condizioni per il raggiungimento di un’intesa annunciata da tempo e mai concretizzata. Il probleema non è soltanto la richiesta di un candiodato apicale “di rottura e di cambiamento” come aveva dichiarato Salvini a Napoli, ma lo scontro si sta consumando anche sulle liste. Dopo le inchieste giudiziarie che hanno coinvolto il senatore Cesaro e i suoi fratelli, La Lega insiste col chiedere un rinnovamento della squadra e soprattutto “liste pulite”. Il Cavaliere invece ha ribadito di pretendere la salvaguardia degli accordi già raggiunti lo scorso dicembre. «L’intesa è stata sottoscritta già – ha sottolineato Berlusconi - per cambiarla servono argomenti molto convincenti che finora non sono stati messi in campo da nessuno». Un passo indietro negli ultimi due giorni Fi era pure disposta a farlo in Campania, al punto che nelle telefonate intercorse tra i leader erano avanzati i nomi di Paolo Russo e lo stesso Cosimo Sibilia. Poi Berlusconi ha rimesso in pista l’ex governatore già sconfitto da De Luca nella passata tornata elettorale.