“E fu così che la sanità svedese di De Luca restò commissariata. Come era ampiamente prevedibile, i numeri e le cosiddette carte a posto sbandierati dal Governatore e presentati al tavolo tecnico interministeriale, non possono da soli definire lo stato di salute della sanità campana. Se i conti sono cominciati a tornare, come denunciamo da tempo, è stato solo grazie a una riorganizzazione che è passata per il sistematico smantellamento di reparti e ospedali. De Luca continua a ostentare dati non attendibili, come quelli che farebbero riferimento alla Griglia Lea, la cui verifica e definitiva certificazione spetta esclusivamente al Comitato Nazionale Lea e non certo agli uffici del governatore”. Così la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino.
“Sarebbe stato paradossale – aggiunge Ciarambino - soltanto immaginare l’uscita dalla fase di commissariamento della sanità targata De Luca in questa fase. Il momento peggiore della storia della sanità campana, con inchieste recenti che hanno svelato un sistema di controllo di interi ospedali da parte della camorra, al punto che, a seguito di esplicita richiesta del Movimento 5 Stelle al premier Conte, il Viminale ha insediato una commissione d’accesso alla Asl Napoli 1. Indagini che seguono di alcuni mesi gli scandali delle formiche nei reparti, il sistematico ritorno delle barelle nelle corsie, i crolli dei soffitti negli ospedali e la pioggia in sala parto”.