“Per De Luca solo il 10% dei giornalisti che parla di lui è composto da persone perbene. Definisse meglio questa percentuale. Perché non c’è dubbio che si tratta di quei pochi operatori ‘scendiletto’ al suo servizio, che poco hanno a che fare con il nobile mestiere del giornalista, a partire da chi gli consente di realizzare settimanali monologhi televisivi senza contraddittorio durante i quali il governatore degli spot non fa altro che diffondere balle e amenità. Chi osa contraddirlo o accendere i riflettori sul suo pessimo operato da governatore, viene invece etichettato come farabutto o somaro. Parole gravemente lesive della dignità di tantissimi professionisti, soprattutto perché pronunciate da chi, per l’istituzione che rappresenta, dovrebbe parlare a nome della Campania. Si vergognasse questo ridicolo ducetto, che crede di essere tornato ai tempi del Minculpop, quando la linea editoriale era dettata dalle veline di Governo. Forse è così che De Luca vorrebbe gestire l’informazione in Campania”. Così la capogruppo del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà.
“Esprimiamo solidarietà a tutti i giornalisti e gli operatori dell’informazione che, soprattutto nella nostra regione, operano da sempre con estrema professionalità e grande senso del dovere. Da De Luca – conclude Muscarà - ci aspettiamo ora le scuse pubbliche nei confronti di chi prova ogni giorno a raccontare la verità con grandi sacrifici spesso a fronte di ricompense da fame”.